A lungo avevano fatto discutere le esclusioni di alcune fasce di lavoratori della Scuola dalle prove scritte e orali del concorso docenti 2016. Numerosi erano stati ricorsi, molti dei quali avevano avuto seguito. Sorprendente, quindi, è stata la notizia che riporta la decisione del Tar del Lazio. Questo organo hadisposto l'ingresso alle prove concorsuali, in seguito ai ricorsi presentati, soloai docenti di ruolo e gli ITP. Vengono quini esclusii laureati, i diplomati magistrale ad indirizzo linguistico e i docenti abilitati specializzandi su sostegno.

Una discriminazione che vede lo sgomento dei diretti interessati.

Prove concorso docenti 2016 non per tutti

A dispetto dei ricorsi vinti dai ricorsisti patrocinati dall’Anief, i laureati, i diplomati magistrali ad indirizzo linguistico e i docenti abilitati specializzandi su sostegno son stati esclusi dalle prove del concorso docenti 2016. Nel mentre viene chiesto dall'Anief al Miur di preparare la calendarizzazione delle prove suppletive per i ricorsisti ammessi. La platea dei candidati esclusi consta di 30 mila unità. Il Tar del Lazio ha quindi disatteso l'ordinanza n .1600/16 tramite la quale i CdS (Consiglio di Stato) aveva ammesso alle prove concorsuali due laureati, né quella che ha visto l'ammissione di una diplomata ad indirizzo linguistico in seguito all'ordinanza n.

1598/16. L'Anief ha predisposto un appello per ottenere una nuova sentenza, più equa e lineare. Spetterà quindi al CdS decidere come comportarsi per non creare precedenti di discriminazione alcuna. Non si capisce questa nuova presa di posizione verso la quale si attende un nuovo esito, stavolta positivo per i ricorsisti. A ragione veduta il Ministero dell'Istruzione, dell'università e della Ricerca dovrà provvedere ad una calendarizzazione delle prove suppletive per i candidati ammessi in maniera postuma. Ormai i tempi iniziano a stringere e urge quanto prima un elenco effettivo per organizzare le sedi all'interno delle quali i ricorsisti dovranno svolgere le prove.