Via l'articolo 18 anche agli statali per far strada al solo risarcimento in caso di licenziamento previsto dalla disciplina dei contratti a tutele crescenti introdotti dalGoverno Renzi? E' questa la richiesta dei Giovani industriali di Confindustria che vorrebbero mettere sullo stesso piano i dipendenti del pubblico impiego con i lavoratori del settore privato. Ma la risposta del ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, è stata di chiusura di fronte a questa ipotesi, anche se si interverrà con il licenziamento immediato per i furbetti.

Licenziamento immediato dei lavoratori statali?

"Il pubblico- lo dice laMadia in un'intervista a Il Messaggero- appartieneaduna realtà normativa diversa rispetto ai lavoratori delle aziende private tanto da sottrarli dai contratti a tutele crescenti che prevedonoun risarcimento economico e non il reintegro nel caso in cui si sia proceduto con un licenziamento ingiustificato". Ma ciò non deve portare all'errore di pensare chegli impiegati pubblici non rispettosi delle regolepossano farla franca. "Gli statali che hanno comportamentidafurbetti - continua il ministro- incorreranno nel licenziamento immediato. E' in arrivo la riformache modificherà molte delle attuali disposizioni". Il Governoè a favore, dunque, dell''applicazione dell'articolo 18 a favore degli statali: tale circostanza è dettata, secondo il quotidiano romano, dal fatto chel'eventualità dei risarcimenti causerebbero un costo troppo elevato per la collettività e dalla necessità di sottrarre lo strumento dei licenziamenti ai politici che potrebbero usarlo per estromettere dipendenti sgraditi.

Statali, la riforma già a luglio?

Del resto, il licenziamento ingiustificato risarcito con un indennizzo economico (e non più il reintegro) non è previsto per i dipendenti pubblici, anche se, il vecchio articolo 18, non è più in vigore. E, pertanto, il buco normativo si presta a varie interpretazioni sull'applicabilità delle norme del Jobs Act in tema di licenziamento anche agli statali.

In tal senso dovranno essere i decreti attuativi di riforma della Pubblica Amministrazione, sui quali sta lavorando il dicastero guidato da Marianna Madia, a definire meglio la materia in tema di licenziamento.