Non è tutto oro quello che luccica al torno al clima apparentemente più sereno tra sindacati e governo nell'ambito della discussione sulla riforma Pensioni. "Sulla questione delle pensioni - ha dichiarato oggi il segretario generale della Cgil - vedo troppo entusiasmo nato attorno alla proposta del ritiro anticipato dal lavoro - ha proseguito riferendosi all'Ape - con il meccanismo del prestito ventennale dalle banche".

Il leader della Cgil al Governo Renzi sulle pensioni: modificare la riforma Fornero

Un prestito ventennale che potrebbe rivelarsi penalizzante anche fino al 15% per i lavoratori e che risulterà certamente conveniente per le banche.

Non a caso di un "nuovo regalo alle banche mascherato da flessibilità per le pensioni" ha parlato ieri il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo che sul no alla riforma delle pensioni targata Renzi-Poletti si trova in "sintonia" con Forza Italia di Silvio Berlusconi. "Noi vogliamo ragionare invece - ha aggiunto Susanna Camusso intervenendo oggi in un convegno a Pavia -su una riforma strutturale della legge Fornero, per fornire - ha sottolineato il leader della Cgil secondo quanto riporta l'Ansa - risposte concrete ai lavoratori". Nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro e agevolazioni (non penalizzazioni) per l'accesso alla pensione anticipata, infatti, creerebbero senza dubbio, seppur in maniera proporzionalmente diretta, nuovi posti di lavoro per i giovani.

Previdenza e flessibilità in uscita, Barbagallo (Uil): riconoscere i lavori usuranti

Insoddisfatto della proposta dell'Anticipo Pensionistico col prestito per venti anni illustrata nei giorni scorsi dal governo ai sindacati anche il leader della Uil. "Bisognerà innanzitutto - ha detto parlando oggi di riforma pensioni - tenere conto dei lavori usuranti.

I lavori - ha sottolineato - non sono tutti uguali". Sull'Ape, invece, "non dovranno essere i lavoratori a fare il mutuo - ha aggiunto Carmelo Barbagallo secondo quanto riferisce l'Ansa - ma tocca all'Inps". Ma i sindacati continuano a perseguire la strada del dialogo e del confronto con l'esecutivo. "Il fatto che il premier Matteo Renzi ci abbia convocato - ha detto il segretario generale della Uil accogliendo con favore l'inversione di tendenza - è già una notizia positiva".