"Il nostro sistema contempla delle penalizzazioni, perché a pagare i costi delle ricongiunzioni onerose sono i lavoratori": lo afferma il Presidente dell'Inps Tito Boeri, spiegando che la questione "va sicuramente cambiata, abbiamo bisogno di avere più mobilità del lavoro in Italia". L'economista è intervenuto durante il convegno "Over 65 e tecnologie: razionalità e rete personale determinano gli acquisti", indicando quindi l'argomento delle c.d. "carriere mobili" come una delle aree di intervento sulle quali è importante superare le attuali discriminazioni.

Boeri ha spronato l'esecutivo e le parti sociali a tenere in considerazione questi elementi nel dibattito sulla flessibilità in uscita attualmente in corso. Un tema la cui importanza era stata già indicata dalla Commissione lavoro della Camera e sul quale però è finora mancato un intervento formale, nonostante i diversi tentativi di modifica alla legislazione avvenuti in passato.

Riforma pensioni e welfare: intervenire sulla lotta alla povertà

Stante la situazione, non è mancato un richiamo del Presidente Inps al tema della lotta alla povertà ed alle lacune nelle politiche di welfare presenti in Italia. "Il nostro Paese su questo fronte deve impegnarsi e combattere" sottolinea Tito Boeri, ricordando che l'istituto previdenziale pubblico ha già inviato al Governo delle proposte concrete di intervento lo scorso anno, affinché "avesse come priorità il rapporto tra previdenza e povertà".

Secondo Boeri, il nostro Paese soffre di un incremento nel tasso di povertà a cui è difficile dare attualmente risposta, visto che di fatto "mancano gli strumenti universali per contrastarla". D'altra parte, agire per cambiare la situazione richiederà ancora del tempo: "siamo in attesa che il processo interparlamentare finisca", ma la speranza è che la discussione possa velocizzarsi.

Pensioni e flessibilità in uscita: attesa per il nuovo confronto tra Governo e sindacati

Stante la situazione, per capire se i problemi sollevati da Boeri troveranno effettivamente riscontro nelle prossime azioni del Governo bisognerà attendere l'evolversi della situazione, soprattutto in merito al confronto in atto tra Governo e sindacati.

I tempi per avviare la riforma delle Pensioni restano comunque piuttosto stretti, visto che al termine dell'estate sarà necessario aver definito concretamente i correttivi inseriti all'interno della prossima legge di stabilità, al fine di poterla porre al vaglio di Camera e Senato. Proprio oggi 28 giugno prenderà luogoil nuovo confronto tra il Ministro del lavoro Giuliano Poletti ed i rappresentanti di Cgil, Cisl e UIl. Durante l'appuntamento dovrebbero essere approfonditii temi relativi alle politiche sociali ed alle agevolazioni fiscali da adottare a supporto di coloro che stanno affrontando gravi situazioni di disagio.

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