Una lettera inviata al noto sito specializzato 'Tecnica della Scuola' ha voluto mettere in evidenza le problematiche riguardanti la procedura di mobilità del personale scolastico: l'invio delle domande si sta completando in queste ore ma, già da tempo, è altissima la preoccupazione di molti docenti per un probabile allontanamento da casa.
Mobilità docenti ultime news 3 giugno 2016: appello alle istituzioni, No alla 'deportazione'
Il primo cittadino di Praia a Mare, località in provincia di Cosenza, ha incontrato diversi insegnanti della zona e, dopo aver ascoltato le loro ragioni, ha deciso di scrivere questa lettera per lanciare un appello alle istituzioni, in primis al governo Renzi, ma anche al Presidente della Regione Calabria, all'Ufficio Scolastico Regionale, a senatori e deputati e ai presidenti delle Province.
La tanto temuta 'deportazione' avrà effetti disastrosi sul piano sociale, in quanto numerose famiglie verranno disgregate: soprattutto tante madri saranno costrette ad allontanarsi dai loro affetti, dai loro figli. L'esodo di migliaia di insegnanti, poi, avrebbe conseguenze disastrose anche per l'economia delle regioni meridionali: infatti, un'enorme quantità di spesa pubblica si trasferirà al Nord, visto che gli stipendi dei lavoratori del Sud verranno spesi altrove, a cominciare dagli affitti degli immobili.
Gli stipendi dei docenti non basteranno per far fronte all'alto costo della vita del Nord
Non solo. Siccome le misere retribuzioni degli insegnanti, probabilmente, non basteranno neppure per far fronte all'alto costo della vita delle zone settentrionali, molti docenti saranno costretti a chiedere 'aiuti economici' a genitori e parenti del Sud, impoverendo ulteriormente l'economia locale, già provata da una crisi gravissima che, da anni, si fa sentire in diversi settori.
L'anomalia della procedura riguardante la mobilità risiede proprio nel fatto che si tratterà di un trasferimento al 'buio': solitamente in un concorso pubblico, non solo i candidati conoscono già in anticipo per quali posti si sta concorrendo ma soprattutto sono già note le destinazioni. Invece, il Ministero dell'Istruzione ha previsto una procedura basata su algoritmi sconosciuti, freddi calcoli matematici che non terranno conto delle esigenze familiari e personali.