Sia le colf che le baby sitter, per il loro lavoro,potranno essere retribuite come lo scorso anno, senza affrettarsi a comunicare il codice fiscale e i dati del voucherall'ispettorato del lavoro e all’Inps. Le stesse modalità riguardano anche le badanti assunte solo a giornata. Invece un albergo o un ristorante che assume un cameriere per un giorno di lavoro particolare, deve avvertire Ispettorato e Inps entro un’ora dall’inizio del servizio, che pagherà la prestazione con un voucher.In caso contrario, l’imprenditore rischia di incorrere in una multa salatissima, dai 400 fino ad arrivare ai 2.400 euro.
La normativa del governo contro il lavoro nero
Il governo, per contrastare il lavoro nero, ha ritoccato la normativa dei voucher.L'anno scorso nel nostro paese - secondo l’Inps - soprattutto per quanto riguarda commercio, servizi, ristoranti e alberghi, esclusi manifatturiero ed edilizia, sono stati venduti circa 115 milioni di voucher. Ma tanto per chiarirci le idee:cosa sono i voucher?
Detti anche"buoni lavoro", sono una forma di pagamento delle prestazione accessorie - spiega ancora l’Inps - utili a "tutelare situazioni particolari non regolamentate". Inizialmente introdotti solo per i lavori stagionali nell'agricoltura, dal 2012 vengono utilizzati per tutti i settori. Valgono 10 euro l’ora ognuno, di cui 7,50 euro netti vanno al lavoratore, 2,50 all'Inps e Inail.La quota Inps non prevede gli assegni familiari, maternità, malattia, disoccupazione e altri trattamenti sociali, ma dà diritto alla pensione.
Chi possono essere i committenti?
Enti senza scopo di lucro, famiglie, imprese familiari, soggetti non imprenditori, imprenditori di tutti i settori, imprenditori agricoli e committenti pubblici. Le società di servizi (per esempio per garantire la sicurezza durante le partite di calcio) possono utilizzare i voucher per pagare solo gli steward impiegati negli stadi.
Accedono a questa tipologia di lavoro anche studenti (se minorenni autorizzati dai genitori) per lavorare durante le vacanze estive, natalizie e pasquali, oltre che durante i weekend. Gli universitari, invece, possono sempre svolgere un lavoro accessorio. Si aggiungono i lavoratori in mobilità, cassaintegrati, disoccupati dell'edilizia, chi riscuote la disoccupazione Aspi, lavoratori part-time, coloro che percepiscono mini - aspi, inoccupati, mini-aspi 2012, dipendenti pubblici e privati, lavoratori autonomi.
Gli extracomunitari solo con permesso di soggiorno
Possono lavorare a voucher anche gli extracomunitari con regolare permesso di soggiorno per motivi di studio o lavoro. Prima si poteva "attivare" il buono-lavoro entro 30 giorni dalla prestazione; oggi invece, tutti i professionisti e gli imprenditori (tranne quelli agricoli) devono comunicare all'ispettorato del lavoro, entro un'ora dall'avvio del servizio: codice fiscale, dati anagrafici del dipendente occasionale, luogo e durata. Il committente, sempre all'inizio, deve indicare all’Inps il tipo di attività, il proprio codice fiscale, tipologia del committente, dati completi del lavoratore, data di inizio e fine della prestazione, luogo di lavoro:il tutto tramite email o sms.
Per comunicare all’Inps più prestazioni, bisogna ricordarsi che vanno dichiarate in ordine cronologico, senza mai sovrapporle (come periodi), che si tratti di più lavoratori o di uno solo. Se lo stesso imprenditore acquista diversi voucher, l'inizio della prestazione deve essere posteriore alla data di acquisto del buono stesso.
Per quanto riguarda badanti, baby sitter e colf, non si devono comunicare all’ispettorato e all'Inps il pagamento con i voucher."Il lavoro domestico - spiega Assindatcolf - è escluso dagli obblighi di tracciabilità. Il nuovo decreto si riferisce solo a committenti professionisti e imprenditori, dunque vengono lasciate fuori le famiglie che, per pagare colf e badanti dovessero usare i buoni lavoro". Se le nuove regole non saranno rispettate, si rischia una multa fino a 2.400 euro per ogni lavoratore.