Molti candidati avevano previsto, prima ancora dell'inizio dell'intera procedura, che la macchina del concorso scuola 2016sarebbe stata farraginosa e che il rischio del 'caos' era assolutamente evidente: giungono in continuazione segnalazioni di ritardi, annullamenti e ricorsi in partenza per un concorso che non sembra trovare pace. La sua storia è particolarmente complessa: il bando sarebbe dovuto uscire negli ultimi mesi del 2015 ed invece è uscito con colpevole ritardo soltanto a fine febbraio; a quel punto, le procedure e la tempistica sono state molto più convulse per il raggiungimento dell'obiettivo delle assunzioni entro l'inizio dell'a.s.

2016/2017. Nel frattempo, però, altri problemi sono sorti: le commissioni non riuscivano a formarsi a causa dei compensi troppo bassi (1 euro all'ora, nel primo momento, poi 2 euro all'ora) e, ancora oggi, si segnala che sono moltissime le rinunce da parte dei docenti commissari; un altro aspetto è stato quello delle griglie di valutazione, stilate e rese note, nella maggior parte dei casi, dopo l'espletamento della prova scritta – quest'ultimo elemento – segnalano alcuni avvocati – potrebbe dare adito a ricorsi. Le ultime notizie sul concorso Scuola 2016 sono particolarmente allarmanti: sembra essere assodato che le procedure potrebbe durare, in molti casi, fino all'autunno.

Tutti i problemi del concorso scuola 2016

Uno dei problemi più grandi del concorso scuola 2016 sono i ritardi. Ecco le ultime segnalazioni: in Sicilia (per le cdc di infanzia e primaria) sembra che le prove verranno corrette direttamente a settembre (la segnalazione arriva dal gruppo studio di Orizzonte Scuola); in Veneto (per la cdc di primaria), invece, non è stata diffusa una data, ma alcuni commissari hanno preferito rinunciare; in Umbria, invece, sempre per la scuola primaria, le correzioni potrebbero arrivare addirittura a novembre.

Quello che sembra profilarsi è un rinvio di un anno delle assunzioni, almeno per i casi citati, i quali però potrebbero moltiplicarsi. C'è poi il caso della Campania, ad esempio (ma si è verificato anche altrove): alcuni candidati sono stati convocati per le prove orali, salvo poi ricevere notifica di annullamento per errore nella convocazione.

Sono diversi i gruppi di docenti precari, attivi prevalentemente sui Social, a chiedere maggiore chiarezza e trasparenza: non è che gli USR stanno commettendo altri errori? Infine, il nodo delle bocciature: alcuni candidati lo hanno definito un 'bollettino di guerra', sono infatti moltissimi i casi in cui gli ammessi alle prove orali sono inferiori rispetto ai posti messi a concorso (Piemonte, Lombardia, etc.), mentre in Liguria c'è stato addirittura il caso di un solo ammesso alla prova orale. I candidati hanno chiesto al Miur di intervenire e chiarire il caos che sta maturando: al momento, non è giunta alcuna risposta. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.