Sono giorni frenetici per gli insegnanti della Scuola italiana che devono presentare la rendicontazione delle spese sostenute durante l'anno scolastico 2015-16 a scalare dal bonus di 500 euro predisposto dalla riforma di Renzi per la formazione. La scadenza per la presentazione alla segreteria della propria scuola è fissata per il 31 agosto 2016: entro tale data i docenti dovranno presentare il prospetto riassuntivo delle spese effettuate con breve descrizione e gli scontrini fiscali e fatture attestanti l'avvenuto pagamento, in modo che i revisori dei conti degli istituti possano svolgere le operazioni di controllo.

Bonus formazione docente 2016: perché rendicontare le spese?

Ricordiamo che la corretta rendicontazione è condizione basilare per vedersi riconoscere l'ammissibilità delle spese stesse. Infatti, nei casi in cui non si presenti la rendicontazione o le spese non rientrino tra quelle ammissibili, oppure non siano correttamente accompagnate dalla dovuta documentazione o, infine, si presenti una documentazione non completa o non nei termini prestabiliti, sulbonusscuola di 500 euro, in precedenza accreditato sui conti dei docenti (in mancanza della "Carta del Docente") potrà essere fatta azione di recupero da parte del ministero dell'Istruzione. Il recupero verrà fatto sulle somme ancora disponibili e, nel caso in cui risultino non sufficienti, il Miur procederà al recupero sul bonusformazione previsto per l'anno scolastico 2016/2017.

Bonus formazione docenti 2016: il modello di rendicontazione

La nostra redazione ha realizzato un modello di rendicontazione che i docenti potranno utilizzare per giustificarele proprie spese utilizzando il programma informatico "Excel". In molte scuole tale modello viene distribuito per la compilazione, ma le informazioni necessarie sono, in ogni modo, standard e comprendono:

  • cognome, nome e codice fiscale del docente;
  • il numero progressivo delle operazioni di acquisto;
  • la tipologia degli acquisti effettuati tra le spese di iscrizione a corsi di aggiornamento, compere di libri, sia cartacei che digitali, di prodotti hardware o di programmi informatici, di biglietti per cinema, teatri, spettacoli, mostre o altro evento di natura culturale, oltre ad altre attività formative che siano in linea con quanto predisposto dal piano triennale dell'offerta formativa della propria scuola;
  • il numero e la data risultante in fattura o sullo scontrino;
  • l'intestatario, ovvero il negozio di acquisto dei prodotti culturali o il gestore dei servizi culturali;
  • l'importo singolo pagato ed il totale (in Excel basterà selezionare gli importi e cliccare sulla funzione della "somma automatica" per avere il totale delle spese sostenute);
  • l'eventuale parte di bonus non spesa.