Ultime News al 28/7 – Il Miur, in data odierna e, a sorpresa, ha pubblicato 11 FAQ di precisazione circa la discussa fase di mobilità per l’a.s. 2016/2017. Le domande, con le relative risposte, riguardano, in particolare, le modalità da seguire per la proposta di incarico che i DS dovranno rivolgere, prossimamente,ai docenti di ruolo assegnati nel proprio ambito territoriale di riferimento.

Le FAQ: molte perplessità e tanto pressapochismo

Analizziamo alcune FAQ, in particolare la n.1, la n. 10 e la n. 11, in quanto si prestano a considerazioni di carattere generale alquanto contestabili sia per ciò che attiene alla mancanza di trasparenza che per la possibilità di eventuali situazioni di contenzioso che si potrebbero innescare tra i candidati rifiutati e i Dirigenti Scolastici.

FAQ 1 - Secondo quanto illustrato in questa FAQ, si legge che le competenze, di cui alla nota con prot. N. 2609/2016 (Linee guida), sono solo ‘a titolo esemplificativo e non esaustivo’, specificando peraltro che, nell'individuare il candidato giusto, il Dirigente Scolastico dovrà dare priorità massima al curriculum del docente, alle sue esperienze precedenti oltre che alle competenze professionali possedute dallo stesso. La FAQ, a tal proposito, chiarisce successivamentequanto segue: “… Il Dirigente Scolastico può indicare i criteri e le competenze che ritiene più opportuni, adeguati e coerenti con le finalità individuate e formalizzate nel Rapporto di autovalutazione, nel Piano di Miglioramento e nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa”.

A proposito di trasparenza, viene subito in mente una semplice considerazione e cioè: così come previsto dal comma 12 della L. 107/15 si ricorda che “le istituzioni scolastiche predispongono il Piano entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento.

(…) Il Piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre”. Bene, alla luce di quanto detto e visto che i documenti di cui sopra possono essere aggiornati fino al mese di ottobre attraverso il Portale unico dei dati delle scuole (comma 136 della L. 107/15), si potrebbe correre il rischio che qualche impavido Dirigente Scolastico possa adeguare le finalità, i criteri e le competenze richieste e contenute nei documenti anzidetti alle competenze di qualche candidato molto conosciuto in quella Scuola.

Relativamente alla FAQ 10 si prende atto che nel caso in cui siano presenti più candidati che abbiano gli stessi titoli e le medesime competenze il Dirigente Scolastico dovrà prendere delle decisioni secondo una mera scelta discrezionale e, cosa ancora più illogica e irrispettosa dei docenti interessati, non dovrà neanche predisporre una graduatoria dei docenti chiamati direttamente dal DS. Insomma, il Miur costringe i Dirigenti Scolastici a tenere un comportamento simile, in tutto e per tutto, a quello che lo stesso ha avuto in occasione degli smistamenti e delle transumanze di settembre 2015, in occasione delle immissioni in ruolo attraverso il famoso e sconosciuto algoritmo ministeriale.

Infine, la FAQ 11, affronta la spinosa questione del colloquio tra il Dirigente Scolastico e il candidato. La domanda pone l’attenzione sulla trasparenza di questo importante passaggio. Si considera, infatti, l’eventualità di istituire una Commissione per scongiurare eventuali atti privatistici e poco trasparenti da parte del Dirigente Scolastico nei confronti del candidato ma, stranamente, a questa domanda non viene dato nessun seguito. La risposta è assolutamente vaga e non collegata in alcun modo alla domanda posta, in particolare la risposta è la seguente: “Il colloquio non prevede prove di alcun genere.

Non è una procedura concorsuale per l’accertamento dei requisiti del ruolo docente. Esso ha lo scopo di dare al docente la possibilità di illustrare il proprio curriculum e acquisire informazioni utili per la scelta della scuola”.

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