"Il fatto che ci sia questo tavolo è già di per sé importante. Ricordiamo che il Governo Renzi ha avuto parole alle volte dure nei confronti delle parti sociali". Lo ha affermato il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, commentando negli scorsi giorni la discussione in corso sulla flessibilità previdenziale durante un'intervista per Radio Radicale. "Se c'è un ripensamento, e credo che la scelta del Governo non sia occasionale, e si pensa che il confronto con sindacati e associazioni d'impresa sia parte della democrazia di questo Paese, io sono molto molto soddisfatto" ha ribadito il Parlamentare.

A tal proposito, non è mancata una sottolineatura sul cambio di atteggiamento rispetto al passato: "devo riconoscere a Nannicini ed a Poletti uno sforzo in questo senso".

Riforma pensioni, c'è attesa per la riunione di fine mese

Stante la premessa appena fatta, c'è evidentemente attesa per la riunione prevista alla fine del mese tra Governo e sindacati."Penso che dopo gli incontri ufficiali e informali - tecnici e politiciche ci sono stati, a fine luglio ed inizio agosto ci sia tempo e modo di fare unariunione riassuntivache prepari poi una conclusione nel mese di settembre, molto prima della tenuta del referendum. Perché se disgraziatamente questo tavolo confluisse con il referendum, ci sarebbeil rischio di non cogliere il risultato".

Mentre per quanto concerne il reperimento delle coperture utili ad avviare la riforma previdenziale, l'On. Damiano ha ricordato che"in un'occasione recente con Poletti, il Ministro ha detto che uno stock di risorse per la previdenza ci sarà. Io sonomolto contento che ci siano risorse perché per correggere la riforma del Governo Monti ci vogliono soldi.

Bisogna studiare dove metterli. I contenuti sono divisi in due campi, la previdenza ed il lavoro. Sul tema della previdenza si sono già fatti passi in avanti".

Pensioni flessibili, serve misura in favore dei lavoratori disagiati

In merito agli interventi di flessibilità da inserire nella legge di stabilità, il Presidente della Commissione lavoro ha ricordato l'urgenza delle situazioni di maggiore disagio.

"Il primo problema è quello della flessibilità delle Pensioni. Non possiamo considerare tutti i lavori come uguali, io sono d'accordo. Ci sono categorie di persone particolarmente a disagio e sotto stress per la crisi: sono i disoccupati. La seconda categoria sono i precoci, che hanno iniziato a 14 - 15 - 16 o 17 anni a lavorare. Poi ci sono gli addetti ai lavori usuranti e gli invalidi". La stessa posizione si riflette pertanto sul meccanismo di funzionamento dell'anticipo pensionistico."L'Ape può funzionare se questa sorta di prestito non costa alle categorie più deboli e a chi, ad esempio, ha una pensione fino a 2000 euro lordi. Quelle persone non dovrebbero pagare e le detrazioni fiscali dovrebbero compensare il prestito.

Poi abbiamo l'8va salvaguardia, ci auguriamo che con questa si arrivi a concludere il processo, che sia effettivamente l'ultima".

Come da nostra prassi restiamo a disposizione nel caso desideriate aggiungere un commento in merito alle ultime dichiarazioni che vi abbiamo riportato. Se invece preferite ricevere le prossime notizie di aggiornamento supensioni e lavorovi ricordiamo di utilizzare la comoda funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.