Il comunicato diffuso, nella serata di ieri, martedì 12 luglio, sul sito Web della Corte Costituzionale, non ha fatto altro che confermare quanto già sentenziato dalla Corte di Giustizia Europea in merito all'illegittimità costituzionale dell'abuso di precariato.
In attesa che la Consulta provveda a stilare la relativa sentenza, ci si chiede già quali potranno essere gli scenari futuri per i docenti che hanno oltrepassato la soglia dei 36 mesi di servizio. Lecito sperare nella stabilizzazione? Il sindacato Anief, attraverso le pagine di Orizzonte Scuola, ha espresso tutta la propria soddisfazione, soprattutto perchè, ora, potranno sbloccarsi tutti quei ricorsi pendenti depositati presso i tribunali d'Italia e che attendono un responso.
Ultime news scuola, mercoledì 13 luglio 2016: Anief 'Ai precari con più di 36 mesi, spetta l'assunzione'
Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato, ha colto l'occasione per ricordare come, da ben sei anni, si sia portata avanti la questione e come, finalmente, la Corte Costituzionale abbia dichiarato incostituzionale la Legge 124/99, in particolare per quanto contenuto nell'articolo 4, commi 1 e 11.
Ora è assodato, infatti, che la normativa che prevede l'assunzione e il licenziamento dei lavoratori precari della scuola, sia per il personale docente che per quello ausiliario, tecnico ed amministrativo, oltre i 36 mesi e su posti vacanti, non è regolare.
Del resto, come riconosciuto dalla stessa Corte Costituzionale, il legislatore ha cercato di ovviare alla questione attraverso un piano straordinario di assunzione (per il personale docente) oltre ad un fondo nazionale, disposto dalla Buona Scuola per il pagamento dei danni riconosciuti dai vari tribunali come conseguenza della violazione della direttiva UE.
Assunzione precari con più di 36 mesi: Anief 'Numero ricorsi accolti in aumento'
I tribunali del lavoro italiani si sono adeguati già da tempo a quanto contenuto nella sentenza Mascolo, dando ragione a numerosi ricorsi e ordinando stabilizzazioni accompagnate da opportuni risarcimenti pecuniari. Negli ultimi mesi, ricorda, infine, Anief, il numero degli accoglimenti dei ricorsi presentati dai precari della scuola è sensibilmente aumentato: basti pensare alla docente di Reggio Emilia a cui è stata riconosciuta un'indennità pari a 35mila per la mancata assunzione a tempo indeterminato.