Oltre ad attirare l'attenzione su di sè rispetto a smartphone, ipad e mac, Tim Cook cerca di rimanere al passo con i tempi anche per lavoro: di fatto ha annunciato proprio oggi che inizierà un percorso di rivoluzione in campo lavorativo, cercando di eliminare le diversità tra etnie e sessi stabilendo uno stesso stipendio per tutti.

Apple sta cercando di rivoluzionare la visione lavorativa americana, infatti al contrario del nostro paese, persone di sesso femminile a parità di mansioni guadagnano di meno degli uomini.

Ma sono le statistiche a parlare.

Come riportato dall'ultimo rapporto annuale della Mela sono in crescita le assunzioni di minoranze etniche e di donne. Nel 2016 la percentuale di <<assunzioni rosa>> cresce fino al 37% quasi il 7% in più rispetto al 2014 che segna solo il 30% di assunzioni. In 3 anni sono in aumento del 6% le assunzioni di Apple nei confronti di donne. Nel complesso infatti i lavoratori di Apple sono per il 70% circa uomini e i restanti 30% di donne o minoranze. Se si contano solo gli Stati Uniti sono per il 44% uomini bianchi e la restante percentuale si suddivide per le varie etnie tra cui il 19% asiatici e il 12% ispanici.

Ma è stato proprio Steve Jobs, fondatore dell'azienda, a valorizzare i dipendenti per le loro capacità produttive, tralasciando l'etnia, il sesso o quant'altro.

Il suo pensiero, fuori dagli schemi l'ha portato a creare prodotti con l'aiuto delle persone più competenti, evitando discriminazioni e divari tra uomini e donne che ancora oggi esistono nel mondo.

Programma bug bounty

Se il nemico non puoi sconfiggerlo, alleati. Non è la prima volta, negli ultimi giorni, che la casa di Cupertino annuncia cambiamenti in ambito lavorativo per tanto, ha avviato anche un nuovo programma, 'bug bounty' che segna una alleanza tra hacker e Apple.

Da settembre solo per pochi ex collaboratori di Apple inizierà una caccia alle taglie, più precisamente una caccia ai bug. Sono 200 mila i dollari in compenso per trovare delle falle nel sistema ios e iCloud.