La cosiddetta 'buona scuola' del governo Renzi è diventata ormai l'incubo di migliaia di docenti e delle loro famiglie: trasferimenti lontani da casa, chiamata diretta dei dirigenti scolastici, per non parlare del concorso a cattedra che ha evidenziato (e continua ad evidenziare) clamorosi errori e problemi organizzativi. Ormai, la folle Scuola di Renzi si trova nel caos più totale come scrive 'Il Secolo d'Italia'.

Ultime news scuola, 24 agosto: concorso, mobilità e chiamata diretta, 'la folle Buona Scuola di Renzi'

A questo proposito, il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico ha commentato i dati pubblicati dal sito specializzato Tuttoscuola: ventitremila cattedre resteranno scoperte, nonostante i docenti abbiano superato selezioni durissime per riuscire a conseguire la propria abilitazione.

E ora? Ora, invece, ha sottolineato Pacifico - si prende per oro colato il giudizio delle commissioni esaminatrici, commissioni che, in molti casi, sono state improvvisate: si sta volendo far credere che i docenti abilitati Ssis siano degli asini.' La verità è che il concorso è stato caratterizzato da errori clamorosi, (come quello di sottoporre ai candidati quesiti discutibilissimi) e da continui problemi organizzativi: tutto questo viene riversato sui docenti, umiliati e ricacciati indietro nonostante il loro percorso di formazione negli atenei e anni di servizio nelle scuole. La matrice di questi problemi, invece, è da attribuire a Viale Trastevere.

Buona Scuola Renzi: i docenti 'umiliati' dichiarano guerra alle mancate promesse della legge 107

I docenti non ci stanno a questo tiro al bersaglio, non vogliono continuare a subire le umiliazioni che, da oltre un anno, sono costretti a subire con la Buona Scuola renziana. Ed ecco la ragione della pacifica protesta, organizzata in piazza Montecitorio a Roma per domani, giovedì 25 agosto, durante la quale 107mila bolle di sapone voleranno nel cielo della Capitale per rappresentare le mancate promesse del governo, 'scoppiate' proprio come delle bolle di sapone considerata la loro brevissima durata.