Troppe bocciature nel concorso Scuola 2016, e per questo motivo il ministro dell'istruzione Stefania Giannini potrebbe rischiare l'interrogazione parlamentare. Il numero dei docenti che non hanno superato la prova eseguita il 30 maggio cresce ogni giorno di più, e in molti si chiedono come sia possibile questo risultato negativo da parte di insegnanti che hanno alle spalle anni di studi.

Record nel Lazio

Il record negativo spetta sicuramente alla Regione Lazio, dove lo scorso 30 maggio presero parte al concorso 5.000 docenti, ma meno di un quinto dei partecipanti ha superato la prova, lasciando vacanti ben 400 posti.

Su 5.000 partecipanti, solamente 954 docenti sono stati ammessi all'orale. Ci si interroga sui motivi di un risultato così negativo: possibile che i candidati fossero così poco preparati? Probabilmente c'è stata qualche falla nell'organizzazione, e su questo potrebbe esser chiamata a rispondere in Parlamento la ministra Giannini.

Denunce e ricorsi da parte dei docenti

La polemica non si placherà molto facilmente: sono intervenuti anche i sindacati che, insieme ai docenti, si chiedono come sia possibile un numero così alto di bocciature, che intanto continuano ad aumentare su tutto il territorio nazionale. Secondo i sindacati e parte degli insegnanti, questo concorso non è stato a norma, in quanto pare ci siano state domande non in linea con le conoscenze previste dai docenti, e la lamentela è anche per il poco tempo concesso: 150 minuti sono risultati troppo pochi per tutti.

Permane, dunque, un fitto mistero su questo concorso scuola 2016:ci sono state troppe falle organizzative, domande accorpate per cattedre diverse, test di inglese più complicato rispetto al livello previsto e, alla fine, i docenti che hanno superato la prova sono stati davvero troppo pochi. In Liguria, ad esempio, nessun candidato ha superato il test; in Lombardiaappena due.

Insomma una vera e propria ecatombe.Docenti e sindacati si sono schierati insieme per poter capire cosa sia successo, ed intanto l'ipotesi di un'interrogazione al ministro Giannini prende sempre più piede.