Almeno un docente del Sud su due è stato trasferito nelle scuole del Nord Italia. Arriva la conferma ufficiale dell''esodo' degli insegnanti meridionali, già ampiamente commentato nei giorni scorsi con la pubblicazione degli esiti della mobilità riguardanti l'infanzia, la primaria e la secondaria di primo e secondo grado.

Secondo quanto pubblicato da Orizzonte Scuola, sono quasi 54.000 le domande di mobilità presentate dai docenti del Sud (esattamente 53.341) e di queste, più della metà (28.599) hanno avuto come esito una destinazione in altra regione.

Fatti i dovuti conti, si tratta del 53,6 per cento delle domande complessivamente presentate.

Ultime news scuola, 16 agosto: dati mobilità, oltre la metà dei docenti del Sud si sposterà al Nord

Sono i maestri della primaria a pagare il conto più salato, visto che il 65,7 per cento di loro dovrà spostarsi in altra regione; a seguire, i professori della secondaria di primo grado (il 54,3 per cento), i docenti della scuola secondaria di secondo grado (il 44,3 per cento) e infine troviamo gli insegnanti dell'infanzia dove solamente uno su quattro sarà costretto a fare le valigie (il 25 per cento).La ragione principale della penalizzazione dei docenti di scuola primaria è dovuta, soprattutto, alla mancanza del 'tempo pieno' nelle scuole del Sud, mancanza che determina un notevole squilibrio di cattedre disponibili tra il Nord e il Sud Italia.

Mobilità docenti ultime notizie: ora si attende l'esito delle assegnazioni provvisorie

Saranno i docenti della Basilicata che, in percentuale, risentiranno maggiormente dell''esodo' (il 69 per cento), seguiti dagli insegnanti della Sicilia (con il cinquantasei per cento) e da quelli campani (con il cinquantadue per cento): questi ultimi, però, saranno quelli che maggiormente andranno a coprire le cattedre vacanti del Nord, seguiti dai colleghi della Sicilia.

Logicamente, questi dati non sono ancora quelli definitivi in quanto occorrerà attendere l'esito delle assegnazioni provvisorie. Tra l'altro, il sottosegretario Faraone ha promesso l'impegno del governo per un aumento dei posti disponibili, attraverso la disponibilità di cattedre dell'organico di fatto.