Le ultimissime novità ad oggi 30 agosto 2016 ruotano intorno alle possibili misure che potrebbero vedere la luce nella prossima legge di Stabilità.La riforma Pensioni 2017 potrebbe vedere solo un parziale accoglimento delle richieste dei lavoratori, per i precoci, ad esempio, pare sempre più lontana la tanto osannata Quota 41. L'unica misura al momento in loro favore, che sarà ampiamente trattata nel tavolo di confronto Governo- Sindacati dal prossimo 12 settembre, è il bonus precoci, che vedrebbe dunque una riduzione di platea dei possibili beneficiari.

Pensioni precoci, oggi 30 agosto 2016: no a quota 41, resta in piedi il bonus

Parziali sembrerebbero essere gli interventi in programma dall'esecutivo Renzi in campo previdenziale. Qualcosa verrà fatto ma in linea con le scarse risorse a disposizione e tenendo fermi i capisaldi della Legge Fornero, come si legge su PensioniOggi. Le misure al vaglio del Governo per cercare di dare una risposta allo spinoso tema pensioni precoci restano il riconoscimento di un bonus contributivo per i precoci 'veri', ossia coloro che sono andati a lavorare regolarmente prima dei 18 anni d'età e la possibile eliminazione definitiva, anche dopo il 2018, delle penalizzazioni per coloro che hanno avuto accesso alla pensione, avendo maturato i contributi attualmente richiesti,prima dei 62 anni d'età.

Piccole agevolazioni dunque, che temiamo agli occhi degli 'agguerriti' lavoratori precoci verranno lette come stratagemmi elettorali e contentini inutili. Della quota 41, voluta e sponsorizzata anche da Cesare Damiano nel suo Ddl 857 e attraverso una petizione online che ha raccolto più di 50.000 adesioni, non se ne sente praticamente più parlare.

Il timore, dei precoci attivi sul gruppo facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' e che al più, se tutto andrà per il meglio, potrà vedere la luce solo il bonus contributivo. Che prevede in sintesi un abbuono di 4/6 mesi di contributi per ogni anno versato prima dai 14 ai 18anni. Se si considera che molti lavoratori hanno lavorato 'in nero' prima dei 18 anni, va da sé che la misura non aiuterebbe questi precoci, che hanno comunque già alle spalle 41 anni di contributi versati, ad accedere senza penalizzazioni alla quiescenza.

Ultime novità riforma pensioni 2017, al 30 agosto: le altre misure possibili

Sul tavolo ci sono anche un'altra serie di misure degne di nota, che potrebbero vedere la luce compatibilmente con le risorse che il Governo deciderà di destinare al pacchetto previdenza. Tra queste restano sul tavolo: adeguamenti alla speranza di vita che potrebbero essere rivisti con cadenza superiore ai 2 anni, eventualeintroduzioneditetti massimi di anzianità contributiva oltre i quali i requisiti non verrebbero più adeguati, al fine di non rincorrere in eterno la pensione. Addio alle ricongiunzioni onerose per tutti i lavoratoriche hanno versato in casse previdenziali differenti i loro contributi, risoluzione definitiva, si spera, del caso esodati, ed infine sulle pensioni esistenti la possibile equiparazione della no tax area di tutti i pensionati indipendentemente dall'età, al livello di quella dei dipendenti.

Molte le proposte sul tavolo, anche se per i precoci si tratterebbe di vittoria solo parziale, che restano in standby in attesa di comprendere le reali intenzioni del Governo. Se tutte le misure sopra elencate vedessero la luce nella prossima Legge di Stabilità, sareste più soddisfatti o vorrebbe dire scendere a compromessi col Governo e accontentarsi?