Sono diverse le ragioni che hanno portato al fallimento clamoroso del concorso docenti 2016 e ad evidenziarle è il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. Già sin dall'impostazione di partenza si è vista tutta una serie di elementi negativi che hanno finito per generare difficoltà e problemi: basti pensare alla mancanza di dialogo e di confronto, la troppa burocrazia e la pretesa dell'innovazione a tutti i costi (prova scritta computer based e lingua straniera) ma anche fretta politica e una sottovalutazione in merito alla complessità della procedura concorsuale.

Ultime news scuola, venerdì 26 agosto 2016: Uil Scuola spiega le ragioni del flop concorso docenti

Un evidente dato di fatto è quello rappresentato dalle commissioni, costituite da docenti che hanno, comunque, svolto il loro dovere mostrando la dovuta coerenza e serietà, nella consapevolezza che la scuola abbia bisogno di docenti ben preparati nonchè motivati. In ogni caso, si ritiene che una buona dose di responsabilità non sia tanto da additare alla scuola stessa o ai candidati ma a chi non ha voluto parlare con nessuno, a chi si considera autosufficiente, a chi si nasconde dietro la propaganda del 'tutto va bene', per poi scaricare, invece, le responsabilità sul personale che amministra.

Così come aveva fatto, alcuni giorni or sono, la segretaria nazionale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, il principale esponente della Uil Scuola si augura che possa inaugurarsi una nuova stagione che possa favorire scelte migliori attraverso un confronto pubblico e trasparente, in modo da commettere il minor numero di errori possibile.

Concorso docenti ultime notizie: ora la colpa è di chi è venuto a farlo?

Ci si chiede, infine, se la colpa del clamoroso flop del concorso sia da attribuire a chi è venuto a farlo. Pino Turi ha ricordato come non sia opportuno trarre dei giudizi del tutto gratuiti, come quelli che stanno animando in questi giorni il dibattito popolare: non bisogna dimenticare che il settanta per cento delle famiglie italiane ha espresso il proprio gradimento nei confronti del personale docente della scuola. Meglio degli insegnanti, solo i magistrati e le Forze dell'Ordine: e allora, aggiungiamo noi, prima di parlare o di scrivere, sarebbe meglio pensare.