Le ultime novità sulle pensioni aggiornate ad oggi 8 settembre ci riportano alla discussione sullo strumento ribattezzato Rita, sul possibile intervento concernente la quattordicesima nella nuova riforma Pensioni e sui lavoratori precoci. Secondo le recenti indiscrezioni giornalistiche, sembrerebbe già tramontare l'ipotesi dell'aumento alle pensioni minime, misura che era stata invece ventilata dallo stesso Matteo Renzi nel salotto di Bruno Vespa a Porta a Porta. A scriverlo è Il Corriere della Sera, che cita il no posto dai sindacati sull'aumento "indiscriminato" delle minime.
Pensioni, l'avvento di Rita, possibile estensione della quattordicesima e caso precoci
Le ultime notizie sulle pensioni ci portano a considerare nuovamente Rita come possibile protagonista del pacchetto previdenziale da 2 miliardi di euro che il governo si appresta ad "aggiungere" alla legge di Stabilità per il 2017, in modo da intervenire su quello che ad oggi rappresenta una delle problematiche di più interesse tra i cittadini, il tema delle pensioni.
Secondo Il Sole 24 ore, dal prossimo gennaio tutti i lavoratori che avranno maturato i requisiti per ottenere la pensione anticipata a 63 anni potranno scegliere in alternativa all'Ape la Rita, vale a dire la rendita integrativa temporanea anticipata.
Rita potrebbe essere utilizzata anche come copertura finanziare parziale dello stesso anticipo pensionistico. Coloro che la sceglieranno, potranno beneficiare di una tassazione agevolata tra il 15 e il 9 per cento. A definirne i dettagli è stato Stefano Patriarca, che riveste l'incarico di consigliere economico della Presidenza del Consiglio.
Nel pacchetto pensioni per il 2017 ci sarà poi spazio all'estensione della quattordicesima. Se adesso questo trattamento viene incassato da coloro che percepiscono un assegno mensile fino a 750 euro, il governo punta ad aumentare la platea, facendo sì che la quattordicesima arrivi nelle tasche dei cittadini che hanno una pensione fino a 1.000 euro.
Una richiesta che arriverebbe direttamente dai sindacati.
L'estensione della quattordicesima per le pensioni fino a 1.000 euro è una misura che andrebbe contro le ultime indicazioni del presidente dell'Inps Tito Boeri, che in una recente intervista si era scagliato appunto contro la quattordicesima, dichiarando che quest'ultima va, 7 volte su 10, a persone che in realtà povere non sono, in quanto non si tiene conto del reddito degli altri componenti della famiglia, nell'eventualità di un coniuge benestante.
Intanto nelle ultime ore ha suscitato clamore la protesta dei lavoratori precoci contro il trattamento subito da parte di un suo rappresentate nella trasmissione Politics, dove prima si era annunciato il tema quota 41 salvo poi non lasciare alcuno spazio alla voce del precoce.
Sono settimane decisive sul fronte delle pensioni per i precoci, in quanto il disco verde della prossima legge di stabilità si avvicina a grandi passi. Quota 41 per tutti sembra poter rimanere un semplice slogan, a fronte delle innumerevoli battaglie portate avanti dai lavoratori.
Ci si avvia all'incontro con Tommaso Nannicini con la speranza che resti in piedi almeno il bonus contributivo per i precoci, misura attraverso la quale si potrà andare prima in pensione rispetto agli attuali termini previsti dalla Fornero se si ha almeno un anno di contributi versati tra i 14 e i 18 anni, grazie al quale si ha uno "sconto" pari a 4 o 6 mesi sull'uscita dal lavoro. Per tutti i nuovi aggiornamenti cliccate Segui in alto a destra.