Buone notizie in materia di riforma Pensioni sembrano arrivare da Palazzo Chigi alla vigilia del nuovo attesissimo incontro tra governo e sindacati. "L'Anticipo Pensionistico - ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Stefano Nannicini - è per tutti, indipendentemente - ha spiegato - dalla gestione previdenziale". Una novità relativa all'Ape che ancora non era stata annunciata dal Governo Renzi e che sembra in qualche modo volere andare incontro alle richieste di lavoratori e sindacati anche se ancora resta da sciogliere il nodo sugli anni di anticipo con la formula del prestito pensionistico.

Pensioni, Nannicini: un anno anticipo costerà circa 50 euro mensili

Si potrà andare in pensione tre anni prima come promesso in questi mesi o due anni prima come sembra emergere dalle indiscrezioni trapelate nelle ultime ore? Questo, al momento, il dilemma. Intanto, dall'esecutivo fanno sapere - in vista dell'incontro con le parti sociali sulla riforma pensioni in programma domani 12 settembre - che l'Anticipo Pensionistico "vale per gli autonomi e - ha detto Nannicini in un'intervista a Presadiretta (Rai3) che andrà in onda lunedì - per le partite Iva della gestione separata. Vale per artigiani e commercianti", ha aggiunto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio incaricato dal premier Matteo Renzi a coordinare il tavolo di confronto sulla riforma pensioni insieme al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

Previdenza sociale, Boeri: problema non è sostenibilità ma equità

Diverse le ipotesi di flessibilità in uscita dal lavoro e le penalità che il governo dovrebbe illustrare domani a lavoratori a sindacati. Chi accede alla pensione anticipata un anno primo pagherà una penalizzazione di circa 60 euro al mese per 20 anni, ma chi scegliere di accedere al prepensionamento tre anni prima pagherà penalità che vanno da 150 euro a 200 euro mensili, secondo le anticipazioni del sottosegretario Nannicini.

"Il problema vero che noi abbiamo oggi in Italia - ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri, parlando nella stessa puntata di Presadiretta - è quello dell'equità e non quello della sostenibilità finanziaria del nostro sistema pensionistico".