La mobilità straordinaria 2016/17 è stata un disastro: nella giornata di ieri, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha commentato i pasticci fatti con la mobilità scuoladi quest'anno con la frase classica (e poco felice): “non tutte le ciambelle riescono col buco”. Ai microfoni di Rtl 102.5, il premier la ammesso che non sono stati bravi a gestire la situazione della mobilità straordinaria, ma ha lasciato intendere che meglio di così non si poteva fare. Per assicurare che alcuni docenti restassero al Sud, si è creato il problema con le cattedre al Nord.

Diversi docenti non otterranno la conciliazione, nonostante l'abbiano richiesta. Immediata arriva la replica della UIL Scuola, con Pino Turi determinato e deciso: “Ognuno deve andare dove gli spetta”.

Sistemare la mobilità scuola il prossimo anno?

Ricordando che viviamo in uno stato di diritto, Pino Turi non ci sta 'all'alzata di spalle' del Governo sulla questione della mobilità scuola. Il segretario generale della Uil Scuola sottolinea le tante ingiustizie venutesi a creare e richiede che venga restituito il diritto a chi ce l'ha. In che modo? Non certo agendo adesso, ad anno scolastico iniziato. Intervenire ora per sistemare le cose significherebbe creare un grave disagio a famiglie e studenti.

I docenti non possono essere spostati mentre devono far lezione e hanno le classi affidate. Ma le situazioni devono essere sistemate per il prossimo anno, dichiara. Sarà questa la richiesta che verrà presentata al Ministro. I pasticci creatisi con la 'mobilità straordinaria' vanno risolti, ma non in tribunale come pensano di fare alcuni.

Deve essere il Governo, sostiene Turi, a gestire questa situazione in un clima sereno. La domanda è: il Governo ha la volontà di ripristinare i diritti lesi di tanti docenti? Vedremo quale sarà la reazione al momento in cui la proposta sarà presentata ufficialmente dai sindacati. Resta informato sulle notizie provenienti dal mondo della scuola, cliccando il tasto Segui che trovi in alto, vicino al titolo.