La legge di stabilità che dovrà essere licenziata tra 5 giorni potrebbe contenere un piano per l'assunzione dei docenti precari. La stampa accreditata parla di piano del governo per il prossimo triennio per assumere i precari della II fascia delle graduatorie di istituto, ma le risorse economiche non ci sono, come sta a testimoniare la lite tra la Ragioneria di Stato e il governo che, pressato dal Miur, ne vorrebbe assumere subito con degli emendamenti 25.000 pescandoli dalle Gae. Appare ovvio che per risolvere i problemiche affliggono gli organici, con la mancanza di professori e presidi, la partita si giochi tutta sui bilanci e dunque non è affatto scontato che per i precari venga avviato il transitorio.
Svuotare le Gae
I residuali delle Gae potrebbero essere assorbiti nel triennio a venire partendo dal prossimo settembre 2017 e per far questo l'esecutivo starebbe pensando a degli emendamenti. Ma la loro chiamata in ruolo è conseguente al normale turn over sul fabbisogno nazionale e dunque, almeno fin qua, non ci sono novità eclatanti a meno di non considerare la possibilità di accogliere le istanze dell'On. Di Lello per i 18.000 docenti delle Gae Infanzia trovando subito le risorse necessarie per assumerli, impresa che alla luce dei docenti che hanno vinto il concorso e che vanno immessi in ruolo appare tutt'altro che facile. L'ipotesi è attingere da un'erogazione di circa tre miliardi di euro fatta dalla UE dalla quale deliberare una aliquota da destinare al famoso progetto 0-6.
Immettere gli abilitati senza un concorso
Sempre a livello di 'desiderata', stando alla risoluzione in commissione numero 7/00957 dello scorso 5 aprile 2016 presentata dall'On. Ghizzoni, dovrebbe prendere avvio la nuova legge sul reclutamento e sulla formazione dei nuovi insegnanti. L'idea di fondo è quella di affiancare gli abilitati altamente specializzati ai nuovi docenti, prevedendo per loro l'esonero dal tirocinio triennale e dal relativo concorso.
Non è chiaro se le forme concorsuali siano provinciali o nazionali, né se all'atto pratico gli abilitati possano avere uno 'sconto' con l'abbuono di due anni su tre ( uno su tre per coloro che hanno il servizio) sul tirocinio e sul concorso ammettendoli direttamente ad una prova orale “facilitata”.
Tutto chiacchiere e distintivo
Dal momento che siamo in attesa del referendumdel prossimo 4 dicembre, sostengono molti docenti ormai scottati dalle troppe promesse mai mantenute dal governo per strapparli al precariato storico, è più probabile che questi rumors affidati alle agenzie di stampa rispondano di più al bisogno di cercare di ottenere più consensi per non essere travolti dai NO, con molti insegnanti attivamente impegnati nella campagna referendaria il cui esito potrebbe determinare la caduta dell'esecutivo Renzi. D'altronde, come dimostra il botta e risposta tra Ragioneria di Stato ed esecutivo, sull'immissione in ruolo immediata dei 25.000 richiesti dal MIUR balla una differenza di mezzo miliardo di euro. Il richiamo alla memoria della celebre frase di Al Capone qui ci sta tutto.