Il premier Matteo Renzi ha fatto visita alla scuola Cottolengodi Torino rispondendo alle domande che gli rivolgevano gli alunni. Nel corso del suo intervento Matteo Renzi ha detto che per risolvere i problemi della scuola vorrebbe la bacchetta magica del celebre personaggio creato dalla fantasia della scrittrice J.K. Rowling: il mitico Harry Potter. Ha risposto alle domande dei bambini di buon grado rivelando che andare a scuola gli piaceva abbastanza e che per il futuro sogna una scuola migliore, senza barriere architettoniche e con maggiori possibilità di praticare lo sport.

Un capitolo a parte lo ha rivolto alle esigenze sul sostegno.

Valorizzare la professione della docenza sul sostegno

La professionalità dei docenti, ha detto, è un qualcosa di cui la scuola non può fare a meno, dichiarazioni che fanno il paio con quelle della Puglisi rilasciate nei giorni scorsi. Particolarmente apprezzato l'intervento del premier da don Andrea Bonsignori, il direttore dell'istituto dove risulta iscritto il 13,8% di alunni affetti da handicap. L'insegnamento sul sostegno va certamente valorizzato specie guardando ai recenti dati di aumento della popolazione studentesca coinvolta dalla problematica. Ma le assegnazioni sul sostegnoappaiono invero molto casuali come riferiscono le cronache di tutti i giorni provenienti dai vari portali scolastici.

Gli specializzati invisibili che non bastano

Le affermazioni del premier sembrano non tenere in nessun conto le bocciature in serie dell'ultima selezione concorsuale ancora in atto con decine di migliaia di docenti specializzati sul sostegno beffati per ben due volte: una infatti è quella dei criteri assurdamente restrittivi di valutazione per i quali non sono stati ammessi agli orali; l'altra è legata all'esigenza di dar luogo alle assegnazioni provvisorie per le quali molti neo assunti sono stati assegnati proprio sul sostegno, circostanza che ha fatto gridare al fallimento del concorso docentiche avrebbe dovuto assegnare circa 5000 cattedre.

Come se non bastasse in molte scuole si spostano docenti di ruolo non specializzati sulle cattedre di sostegno, a dispetto delle decine di migliaia di precari che sono rimasti blindati nelle graduatorie di istituto dopo gli esiti delle prove scritte del concorso.