Le ultimissime novità all'11 ottobre 2016 sull'opzione donna giungono direttamente da Roberto Simonetti, che si è gentilmente confrontato con noi rilasciandoci un'intervista esclusiva. Nella prima parte del confronto Simonetti ci ha parlato del suo sostegno alla quota 41 e della sua avversità all'APE, assegno pensionistico anticipato. In questa seconda parte il focus siè spostato sulle lavoratrici e sul loro diritto a sapere, quanto prima, cosa il Governoabbia deciso di fare circa la proroga dell'opzione donna. I tempi si stanno protraendo troppo e le donne, giustamente, iniziano a spazientirsi di questi eccessivi rinvii.
Proprio per fare chiarezza l'onorevole leghista ha presentato al Ministro Poletti un'interrogazione parlamentare ed entro il 13 ottobre le donne dovrebbero vedere 'svelate' le carte del Governo su tale spinosa questione. I dettagli dall'intervista.
Novità opzione donna, Simonetti: un'ulteriore mancanza del Governo
Abbiamo letto di una sua interrogazione rivolta al Ministro Poletti sul monitoraggio dei fondi destinati ad opzione donna, reputa che questi saranno sufficienti per il proseguo al 2018 della sperimentazione della 243/2004 o ritiene che molte donne resteranno escluse?
Premetto che l'esclusione di talune donne (precisamente l'ultimo trimestre nate '57/'58) dalla facoltà prevista dalla sperimentazione Maroni è dovuta al pasticcio Inps-Governo.
Dell'Inps perché con una circolare interpretativa restrittiva (lan.35 del 14 marzo 2012) ha a suo tempo deciso che ai fini della possibilità di accedere al regime sperimentale si conteggiava non solo la maturazione del requisito anagrafico e contributivo, ma anche le finestre e la speranza di vita, di fatto chiudendo la sperimentazione un anno prima.
Il Governo è responsabile perché in questi tre anni ha avallato l'interpretazione dell'Inps nonostante il ripetuto sollecito parlamentare. Poi, con l'ultima legge di stabilità, si è messa una pezza al loro pasticcio, ma sempre creando disuguaglianze, perché le nate nell'ultimo trimestre del '57 (se lavoratrici dipendenti) o del '58 (se autonome) sono rimaste escluse.
Ora bisogna sapere se l’ammontare delle risorse del contatore sia sufficiente per la proroga al 2018 dell'opzione donna e per questo ho presentato l'interrogazione al Ministro Poletti, che per legge avrebbe già dovuto informare le Camere dell’effettivo residuo entro il 30 settembre scorso. Una ulteriore mancanza del Governo.
Ultime novità opzione donna, Armiliato: scadenze di legge vanno rispettate
Dello stesso parere di Simonetti, lega Nord, anche Orietta Armiliato, referente per la comunicazione del Comitato Opzione donna, che stamane ha invitato sulla pagina ufficiale Facebook le altre iscritte ad inviare il tweet da lei inoltrato a Giuliano Poletti. In cui chiede che le scadenze di legge vengano rispettate e che si imponga l'immediata produzione dei dati relativi al 'contatore'.
@PolettiGiuliano Memento: imporre immediata produzione dati Contatore scadenze di legge vanno rispettate ci aspettiamo esempio da INPS e MdL pic.twitter.com/wQNT3KqUz3
— Orietta Armiliato (@OArmiliato) 11 ottobre 2016
Non resta che confidare che il Ministro Poletti spronato sia dall'onorevole leghista Simonetti, attraverso la sua interrogazione parlamentare, sia da Orietta Armiliato renda noto al più presto se vi sarà o meno il proseguo di opzione donna. Le lavoratrici, fanno intendere entrambi, meritano il giusto rispetto, basta rinvii.