L'esame di maturità 2016/2017 non cambierà. Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, si è affrettata nella giornata di ieri, 28 ottobre 2016, a smentire le voci di una possibile riforma degli esami di Stato già dal corrente anno scolastico. Nessuna novità, pertanto, a giugno prossimo. Ma i cambiamenti ci saranno, tanto è vero che è la stessa legge Buona Scuola a prevedere un mutamentodi rotta. E i cambiamenti si faranno a partire dal 2018, come recita la legge delega che dovrà essere licenziata dal Parlamento nel prossimo mese di dicembre.
Esami di Stato 2018: ipotesi prove scritte e orali
Tra le possibili novità trapelate nei giorni scorsi sui quotidiani (per il momento rimangono solo delle ipotesi) c'è la riduzione delle prove scritte: solo due, quelle ministeriali e a livello nazionale, con l'eliminazione della terza prova. Possibili cambiamenti anche nella composizione delle commissioni della maturità: si vocifera che i commissari potrebbero esserescelti tutti tra gli stessi docentiinterni, mentre dovrebbe rimanere esterno solo il presidente. Ma rimarrà come obiettivo principale quello di rendere più snello il nuovo esame di maturitàdal 2018 e di assegnare più peso al percorso che gli studenti sceglieranno nell'ultimo triennio di scuola, includendo gli stage, piuttosto che le prove scritte e orali in sé.
Esami di maturità 2018: prove Invalsi e scuola-lavoro
Anche gliInvalsipotrebbero recitare la loro parte principale nella determinazione del voto finale dell'ultimo anno di scuola superiore: le prove relative alle competenze di Italiano e di Matematica si potrebbero teneredurante il quarto anno di scuola, per evitare un sovraccarico di esami durante l'ultimo anno.
E gli esiti di queste prove potrebbero esserefondamentali per essere ammessi all'esame di maturità. La finalità sarebbe quella di riformare anche latabella dei crediti necessari agli studenti per presentarsi all'esame: in tal caso scenderebbe il peso del punteggioscolasticoa vantaggio di quello relativo all'alternanza scuola-lavoro, esperienza che potrebbe rientrare tra le domande anche durante le prove orali.Tra le altre novità della riforma degli esami di Stato, potrebbe sparire anche la necessità di portare la tesina. A meno che, gli studenti non vogliano presentare un progetto portato avanti durante il tirocinio da discutere dettagliatamente con la commissione esaminatrice.