Nessun cambio delle regole per sostenere la maturità, almeno per quest’anno. A garantirlo Stefania Giannini, ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca nel governo presieduto da Matteo Renzi. Una precisazione più che mai opportuna, considerata la confusione di questi ultimi giorni sull’argomento.

Per il ministro Stefania Giannini non si possono cambiare le regole della maturità ad anno scolastico già iniziato

Per il ministro non si possono cambiare le regole del “gioco” in corsa. Di conseguenza, il ministero dell’istruzione ha garantito che l’esame di maturità del prossimo giugno non subirà alcuna variazione rispetto a quello dell’anno precedente.

Il ministro Giannini ha voluto chiarire tassativamente che per cambiare, anche di una virgola, la maturità di giugno 2017, il relativo provvedimento avrebbe dovuto essere approvato già all’inizio dell’anno scolastico, ma così non è stato. Infatti, la legge delega in materia di valutazione non è ancora stato approvato definitivamente, essendo ancora oggetto di discussioni e consultazioni. Insomma, ad oggi non esiste un testo di legge definitivo da far rispettare e, anche si trovasse l’accordo oggi, non si applicherebbe alla prossima maturità di giugno 2017, ma slitterebbe sicuramente a quella successiva del 2018.

I primi atti della maturità 2017 verranno pubblicati nelle prossime ore

Un intervento molto chiaro e netto, quello del ministro Giannini, volto a tranciare definitivamente alcune indiscrezioni di stampa che davano quasi per certo il cambio di maturità già per l’anno scolastico in corso.

Del resto, come ha fatto notare lo stesso ministro, su un argomento del genere qualsiasi novità, vista anche la rilevanza, sarebbe stata comunicata ufficialmente dal ministero al mondo della scuola nel rispetto di tutti: famiglie, studenti ed insegnanti. Non solo, nelle prossime ore, per la tranquillità di tutti, verranno pubblicati anche i primi atti per la maturità 2017 in conformità a quanto avvenuto negli anni precedenti. Insomma, forse l’esame di maturità prima o poi cambierà, ma di sicuro non quest’anno.