Sono in arrivo 30mila lettere destinate a disoccupati con l’invito a rivolgersi ai Centri per l’impiego per fare richiesta del bonus di ricollocamento. Si tratta di un assegno di importo variabile da 1.000 e 5.000 euro da spendere presso centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro accreditate per attività mirate alla ricollocazione del lavoratore disoccupato.

Il nuovo bonus ricollocamento: chi può richiederlo

I beneficiari del bonus ricollocamento sono i lavoratori che percepiscono l’assegno di disoccupazione naspi da almeno quattro mesi. Sono questi i destinatari delle 30mila lettere che saranno inviate a partire dal prossimo 30 novembre dall’Anpal, la nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro istituita con la riforma del Jobs Act.

Grazie a questo sussidio, che non comporta la sospensione della Naspi, il disoccupato potrà essere assistito nella ricerca di un nuovo lavoro per un periodo di 6 mesi, prorogabile per altri 6.

Trova così applicazione il principio di collaborazione tra sistema pubblico e privato nella lotta alla disoccupazione che è uno dei pilastri sui quali si fonda la riforma del Jobs Act.

Come funziona e come viene calcolato il bonus ricollocamento

Per ottenere l’assegno di ricollocamento, gli eventi diritto che riceveranno la lettera dell’Anpal dovranno registrarsi sul portale della stessa Agenzia, che sarà attivato nei prossimi giorni, e compilare un questionario funzionale a stabilire il grado di difficoltà per ricollocare il disoccupato e in base alla quale l’importo del bonus potrà variare da 1.000 a 5.000 euro.

Ad esempio, più è difficile la ricollocazione del lavoratore (per professionalità, età, condizioni del mercato, eccetera), più sarà alto l’assegno riconosciuto.

Dopo la registrazione, il destinatario del sussidio sarà preso in affidamento da un tutor che lo seguirà nel percorso reinserimento nel mondo del lavoro, dalla stesura del curriculum al colloquio di lavoro.

Solo nel caso in cui il percorso si concluda con un nuovo impiego, l’assegno sarà versato direttamente all’Agenzia per il lavoro. Anche l’importo dell’assegno sarà proporzionale in base al contratto sottoscritto dal lavoratore:

  • 100% in caso di contratto a tempo indeterminato;
  • 50% in caso di contratti a tempo determinato superiori a 6 mesi;
  • 33% in caso di contratti da 3 a 6 mesi. Quest’ultimo caso valido solo per il sud.

Il lavoratore avrà comunque la possibilità, una sola volta, di rifiutare una proposta di occupazione nel caso in cui questa non sia ritenuta congrua con le proprie competenze ed esigenze. Il rifiuto di un’offerta compatibile con il proprio profilo professionale comporterà, invece, la perdita del sussidio di disoccupazione.