Il 3 ottobre il Miur ha presentato il Piano per la formazione dei docenti, nazionale e obbligatoria. Si è in attesa del decreto ministeriale porti all'applicazione definitiva del comma 124 della legge 107. Si era parlato molto delle 125 ore in tre anni previste dalla bozza ministeriale del Piano, ma come chiarisce una volta per tutte le FLC CGIL le ore non sono obbligatorie. Sebbene nei piani del Miur ci fosse un tot di ore da svolgere, dopo la contrattazione ai tavoli sindacali si è optato per eliminare la questione delle ore obbligatorie. Tale scelta è scritta al capitolo 6 del piano, dove viene scritto espressamente che l'obbligatorietà della formazione non si traduce in un numero obbligatorio di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto dei contenuti del piano stesso.
E chi è che stabilisce il piano? É il collegio dei docenti che realizza, elabora e verifica il Piano di formazione inserito nel PTOF.
Formazione docenti:questioni da risolvere
Nello stesso articolo, la FLC CGIL spiega quali sono le questioni da risolvere rispetto alPiano Nazionale di formazione. Viene sottolineato ancora una volta che è il collegio dei docenti a deliberare sui contenuti e sulle modalità dello svolgimento della formazione. Viene ricordato anche che i docenti hanno il diritto di fruire fino a 5 giorni di permesso per la formazione. Per il resto si pone la critica sull'intenzione del Miur si fare ancora una volta di testa propria, senza tenere conto del fatto che pure la formazione è oggetto di contratto e che deve rispettare la normativa, che include il CCNL.
Secondo i sindacati, ad esempio, le reti di ambito non sono previste dalla legge (la legge 107/15 non le menziona), ma sono solo un'invenzione del Miur. Inoltre non è ancora chiaro per quale motivo la formazione sia impedita al personale che lavora a tempo determinato, nel caso in cui questo voglia parteciparvi. Su questi e altri punti si tenterà di mediare. Resta aggiornato sulla formazione dei docenti e le altre notizie dal mondo della Scuola, cliccando il tasto Segui.