Il Piano per la formazione dei docenti è stato anticipato nella nota Miur dello scorso 15 settembre. La legge 107/2015 ha sancito che la formazione diventa obbligatoria, strutturale e permanente. Il Piano prevede un impegno di 125 oreda ripartire in un triennio, in cui il docente dovrà impegnarsi in 40 ore di attività frontali e 85 ore di attività di ricerca e riflessione sulla professionalità. Le unità formative in cui il piano è suddiviso sono cinque. Il piano di formazione del singolo docente è legato al Piano nazionale e alle sue linee guida.
Quali sono i compiti dell'insegnante?
Formazione obbligatoria Miur: cosa fa il docente?
Nell'ambito della formazione obbligatoria stabilità dal Miur, ogni docente avrà il compito di realizzare un propriopiano individuale di sviluppo professionale, con l'aiuto di un ambiente dedicato online. Ogni piano individuale di formazione sarà articolato in tre macro-aree: competenze didattiche, organizzative e professionali. Si procederà a documentare e organizzare il proprio curriculum formativo e professionale grazie alla creazione di un portfolio personale. Il portfolio servirà alla valutazione della quantità e della qualità della formazione. Per facilitare il compito ai docenti, spiega il sito Professionisti della Scuola, il Miur ha pensato di realizzare una piattaforma online che farà incontrare domanda e offerta di formazione (la stessa in cui si realizzerà il portfolio digitale).
Il portfolio raccoglierà dunque tutte le informazioni su:
curriculum del docente,
attività formative recuperabili automaticamente dalla piattaforma
informazioni sulle spese effettuate con la card elettronica del docente.
Per sviluppare il portfolio si comincerà col redigere il Bilancio delle competenze, utilizzato già da chi negli scorsi anni ha svolto l'anno di prova e formazione in qualità di neo-assunto.
I passi successivi sono la realizzazione del Curriculum professionale, la documentazione delle attività didattiche e il Piano individuale di sviluppo professionale.
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