La risposta alle docenti delle Gae infanzia che chiedono a gran voce le assunzioni potrebbe arrivare molto presto. L'esercizio delle deleghe governative della legge 107 sta per completare la parte relativa al progetto 0-6 che è a cura della senatrice del Pd Francesca Puglisi. Per gli esigui numeri contenuti non si può certo dire che sia la soluzione definitiva ai lunghi anni di precariato sofferti dai docenti delle Gae infanzia; 18mila ancora in attesa del ruolo che guardano alla delega come un contentino. La prima tornata immetterà in ruolo 5000 maestri e gli altri 13.000 nei prossimi due anni parallelamente al normale turn over.

Dal concorso docenti 2016 ne arriveranno 7000.

Entra in ruolo solo un terzo delle Gae infanzia

Nel piano del governo per le assunzioni dei maestri ci sono le risorse per avviare il progetto rivolto ai bambini dai 0 ai 6 anni. Si tratta di 200 milioni sui 300 stanziati in legge di bilancio per creare i nuovi poli educativi. Progressivamente queste risorse cresceranno negli anni in misura proporzionale allo stanziamento totale per il settore dell'istruzione. Ma per consentire di esaurire le Gae serviranno molti soldi, come dice anche la responsabile dell'Anci Cristina Gianchi. Con le somme dichiarate fino adesso saranno in pochi ad essere stabilizzati.

Più assunzioni nel mezzogiorno

I 13mila residui docenti potranno però sperare concretamente nel pensionamento di almeno 8000 maestri che dovrebbero sfruttare l'Ape social, la misura gratuita istituita dal governo per il collocamento in quiescenza.

E a beneficiare delle assunzioni saranno soprattutto quelli del sud perché è questa la zona d'Italia in cui servono maggiormente le scuole destinate all'infanzia. Due anni ancora e potranno finalmente dire addio al precariato; senza bisogno di essere laureati perché la novità introdotta nella delega non è retroattiva. Riguarderà solamente i neo assunti. Il tutto sempre augurandosi che il MEF non si metta di traverso e trovi da ridire sull'effettiva disponibilità di soldi.