Abilitarsi per lavorare poi a singhiozzo, sperando in qualche convocazione a tempo determinato senza nessuna concreta speranza di avere una stabilizzazione che solo una immissione in ruolo può garantire, non solo è frustrante per i costi sostenuti per ottenere il titolo abilitante ma è anche ingiusto ed inaccettabile. Con queste motivazioni il Delsa, un sindacato che ha già ottenuto per 164 maestri un'ordinanza da parte del CDS che intima alla Provincia di Trento di inserirli in graduatoria, ha avviato una campagna di ben 130 ricorsi tra Tar e Tribunale del Lavoro per alcuni docenti abilitati con il Tfa e con il Pas.
Le ragioni dei ricorsi dei precari
E' Maurizio Pericolo, il presidente del sindacato Delsa, a spiegare i motivi di questa iniziativa legale che riguarda i docenti abilitati con Tfa e Pas. La decisione di presentare ben 130 ricorsi segue l'orientamento del Tar Laziosulla questione dei diplomati magistrali. Occorre tutelare anche i docenti delle scuole superiori. Attualmente chi si abilita può svolgere solamente supplenze ma se la condizione deve rimanere la stessa per anni e anni, senza mai avere la prospettiva di una stabilizzazione, allora non va bene.
L'abilitazione è più che un concorso
Inseguire l'illusione del concorso pubblicoper entrare di ruolo può essere devastante almeno quanto accumulare anni e anni di supplenze senza mai riuscire ad ottenere un contratto a tempo indeterminato.
I corsi abilitanti sono molto seri e impegnativi, come tiene a precisare il presidente del sindacato. Prevedono diverse prove scritte e orali e nel caso del Tfa anche un test selettivo d'ingresso a valenza nazionale. Al termine del percorso ci si siede di fronte ad una commissione in cui è presente un membro del Miur, ragion per cui si può ben dire che questi percorsi formativi abilitanti rappresentino una vera e propria procedura di selezione concorsuale.
D'altronde gli stessi furono istituiti per colmare un vuoto legislativo lasciato aperto dalla chiusura delle SISS alle quali, sarà bene ricordarlo, fu attribuito valore concorsuale solamente nel 2001.