Arriva dalla Camera l'estensione per l'accesso alla pensione anticipata tramite opzione donna. Le porte dell'Inps si apriranno per le pensionande dell'ultimo trimestre 57 e 58 (a seconda che siano dipendenti o autonome) con almeno 35 anni di versamenti maturati al 31/12 del 2015. Per poter fruire della misura, sarà necessario anche aver acquisito il requisito anagrafico, fissato rispettivamente a 57 anni e 7 mesi (un anno in più per le lavoratrici autonome). Nell'emendamento si legge anche che la decorrenza alla quiescenza potrà partire in qualsiasi momento dopo la prima maturazione del diritto, cioè ad un anno dall'ottenimento del requisito.

Sulla vicenda abbiamo raccolto per la nostra rubrica le prime dichiarazioni a caldo dal Comitato Opzione donna. "Oggi, dopo un'agonia durata più di quattro anni, dal marzo del 2012 quando INPS scrisse ed applicò le famigerate circolari che tutte ricordiamo... oggi la legge si è compiuta e lasciando ancora socchiusa la sua porta" ha affermato la co-fondatrice Orietta Armiliato.

Pensioni anticipate OD: i dubbi sull'emendamento relativo al cumulo

Stante la situazione appena descritta, resta però da capire cosa succederà a partire da ora. Se è vero che l'emendamento del relatore Mauro Guerra (PD) andrà in votazione con ottime probabilità di riuscita, bisogna anche rilevare che il correttivo relativo all'opzione del cumulo non ha trovato accoglimento.

"Dunque, esito negativo e questa è davvero un'iniquità, un'ingiustizia che in qualche modo dovrà essere sanata, noi ci abbiamo provato con il nostro pressing ed i nostri #sommiamopiùcasse e #peramorediequità mentre #opzionedonnanessunaesclusa coniato lo scorso anno proprio nel momento di passaggio della lettura della LdS dal Senato alla Camera, ci ha accompagnate per questi undici mesi affiancato a #contiamosulcontatore per manifestare con i mezzi a disposizione le nostre ragioni".

Opzione donna, i ringraziamenti del Comitato per gli emendamenti

Non è mancato nelle dichiarazioni diffuse ieri dal Comitato un pensiero per i parlamentari che hanno lavorato agli emendamenti correttivi, il cui testo è stato pubblicato all'interno del gruppo. "Un grazie di cuore all'On. Anna Giacobbe che ce ne ha fornito tempestivamente il testo, un grazie particolare al Presidente Cesare Damiano, all' On.

Patrizia Maestri, all'On. Davide Baruffi, all' On.Luisa Albanella, all' On.Marco Miccoli per il complesso lavoro di mediazioni e, come sempre, uno speciale GRAZIE va all' On. MariaLuisa Gnecchi senza la quale, tutto questo, non sarebbe stato possibile" ha ricordato Orietta Armiliato. Sulla vicenda è intervenuta anche Dianella Maroni, con un post rivolto alle proprie iscritte: "è stata dura ed è stata sofferta però possiamo dire di essere vicinissime alla meta. L'emendamento del Governo è una garanzia, si tratta solo di aspettare l'approvazione in Parlamento" ha affermato la rappresentante delle lavoratrici. "Stesso film dello scorso anno, ansia a gogò, alti e bassi, pazienza infinita... però ci siamo" ha concluso Maroni, ringraziando "l'On.

Luisa Gnecchi e tutti i nostri parlamentari preferiti".

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