Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti nel pomeriggio di ieri è tornatoad intervenire in Aula, rispondendo ad un'interrogazione dell'On. Walter Rizzetto sui lavoratori precoci e sulla riforma previdenziale. "Il testo del disegno di legge del 2017 composto dal Governo prevede una serie di misure varie e diverse in tema di Pensioni, che si articolano su due direttrici fondamentali" Spiega l'esponente del Governo. "Da una parte sostenere i percettori di trattamenti pensionistici di modesta entità e dall'altra parte agevolare la flessibilità in uscita dal lavoro con nuove forme di pensione anticipata".
In merito invece alla vicenda della quota 41 e dei lavoratori precoci, Poletti ricorda che "ildisegno di legge prevede la possibilità di accesso anticipato al pensionamento nei confronti dei lavoratori che oltre ad avere 41 anni di contribuzione abbiano almeno 12 mesi di versamentiprima del compimento del 19mo anno di età", purché si trovino in alcune specifiche condizioni.
Pensioni flessibili e Quota 41: ecco le condizioni per l'accesso alla misura
Stante quanto appena esposto, il Ministro Poletti ha poi ricordato quali sono le condizioni utili per poter beneficiare dell'accesso al pensionamento tramite la quota 41:
- "essere disoccupati a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento anche collettivo, di misure per giusta causa o anche consensuale per aver concluso la prestazione per la disoccupazione;
- prestare assistenza al momento della richiesta di pensionamento al coniuge o a parenti di primo grado con handicap grave;
- avere un grado di invalidità uguale o superiore al 74%;
- essere lavoratori dipendenti da almeno 6 anni continuativi in una delle professioni difficili e rischiose indicate in tabella allegata al testo della legge".
Infine, l'esponente del Governo ha ricordato la presenza di un meccanismo utile a garantire la sostenibilità dei conti pubblici: "il beneficio è riconosciuto a domanda nel limite delle risorse finanziarie indicate nella legge: 360 milioni per il 2017, 550 milioni per il 2018, 570 milioni per il 2019 e 590 milioni dal 2020".
Lavoratori precoci:estensione generalizzata non è stata possibile
In merito alla platea individuata all'interno dell'art. 30 "il Governo, seppure conscio della particolarità di questa tipologia di lavoratori, non ha potuto effettuare un'estensione generalizzata della misura a tutti i lavoratori precoci, in considerazione delle risorse finanziarie disponibili".
Mentre per quanto riguarda la vicenda delle penalizzazioni, "da ultimo voglio sottolineare che il disegno di legge di bilancio 2017 prevede all'art. 28 la completa abolizione delle penalizzazioni sull'importo del trattamento pensionistico anticipato, relativamente ai trattamenti pensionistici decorrenti dal 1 gennaio 2018 e indipendentementedall'età anagrafica".
In conclusione, "noi riteniamo queste decisioni non esaustive, ma di grande rilievo rispetto al tema proposto e fondate su principi di grande significato e valore".
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