Torniamo ad aggiornare le lettrici della nostra rubrica "Parola ai Comitati" in merito all'esame degli emendamenti per l'opzione donna. La settimana che si apre sarà infatti decisiva per l'approvazione dei correttivi inseriti in Manovra 2017 presso la Commissione bilancio. Ricordiamo che gli emendamenti ammessi sono all'incirca 900, di cui la metà in arrivo dalla maggioranza e l'altra metà dai partiti di opposizione. Secondo quanto riportato dalla co-fondatrice Orietta Armiliato all'interno del Comitato Opzione Donna, vi sono elevate probabilità che le modifiche riguardanti le Pensioni anticipate delle lavoratrici vengano discusse a partire dal prossimo martedì.

Nel frattempo cresce l'attenzione sulla vicenda anche da parte dei media tradizionali: nella serata di ieri il Tg1 ha ripreso le proposte di modifica alla Legge di Bilancio indicando tra le proprie slide anche la proroga per l'opzione donna, al fine di garantire l'uscita anticipata per le donne di 57 - 58 anni che hanno acquisito almeno 35 anni di contribuzione.

Pensioni anticipate e OD: le ipotesi di modifica in Manovra 2017

Stante la situazione appena descritta, l'attenzione elevata sul tema conferma le aspettative delle lavoratrici, che guardano ai lavori parlamentari per poter sapere quale sarà il proprio destino. Sono in particolare le donne dell'ultimo trimestre 1957/58 ad attendere di poter beneficiare della proroga OD.

Si tratta di un correttivo pensato per poter contrastare l'ingiusto innalzamento dei criteri di quiescenza dovuto all'applicazione del parametro dell'Aspettativa di Vita, che ha avuto l'effetto di escludere una parte della platea iniziale prevista dal legislatore. I 7 mesi aggiuntivi conseguenti all'aggiustamento dell'AdV potrebbero quindi essere sterilizzati, portando la data di accesso per le donne con i requisiti di legge al 31 luglio del 2016.

Opzione donna: nuovi correttivi anche sul cumulo

L'altro correttivo allo studio dei parlamentari riguarda la cosiddetta opzione del cumulo gratuito, la cui estensione anche per l'opzione donna permetterebbe di poter fruire dei periodi accreditati presso la gestione separata dell'Inps. L'emendamento andrà ad impattare sul raggiungimento del requisito riguardante i 35 anni di versamenti.

È un problema particolarmente sentito per il genere femminile, che spesso ha avuto una carriera discontinua in virtù dei lavori di cura prestati in famiglia. Con l'estensione del cumulo gratuito anche all'OD si aprirebbero le porte della pensione anticipata per le donne che maturano i 35 anni complessivi di contribuzione avendo versato in numerose casse. Sarebbe un passo in avanti importante considerando che i versamenti effettuati in GS non possono essere utilizzati per accedere alla ricongiunzione, mentre il meccanismo di funzionamento interamente contributivo si allinea perfettamente a quello previsto per la stessa opzione donna.

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