Le ultimissime novità al 23 novembre 2016 sulla riforma pensioni 2017 si basano sull'analisi degli emendamenti in corso che porteranno alla stesura definitiva, nei prossimi giorni, della Legge di Bilancio 2017. I temi maggiormente caldi e su cui si focalizzano gli interessi dei lavoratori restano quelli concernenti i lavoratori precoci e la loro richiesta, per ora disattesa, di quota 41 per tutti, la proroga dell'opzione donna almeno per tutto il 2016 e l'ottava salvaguardia per gli esodati. Stanno procedendo gli incontri con esponenti politici di spicco, i precoci hanno incontrato la senatrice D'Adda che si è resa disponibile alla presentazione di alcuni emendamenti a partire dalle nuove proposte dei precoci, mentre le iscritte al gruppo opzione donna proroga al 2018 hanno avuto modo di sentire Nannicini che le ha rassicurate.

I dettagli e le novità al 23/11/2016.

Pensioni precoci, novità al 23/11/2016: i lavoratori incontrano la senatrice D'Adda

Una rappresentanza del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', composta da Maurizio D’Onofrio, Alfiere De Angelis, Grazia Villella e Mauro D’Achille, nella giornata di ieri hanno incontrato la senatrice Erica D'Adda, membro della Commissione del Lavoro al Senato. La stessa, soddisfatta dell'incontro, ha postato la foto al fianco dei 'quarantunisti' sulla sua pagina ufficiale Facebook e due messaggi facendo presente che solo ascoltando i lavoratori, i diretti interessati da questa riforma Pensioni 2017, è possibile comprendere i reali problemi della gente.

Nel secondo post la senatrice ha voluto sottolineare la sua volontà politica nell'aiutare queste persone che sono, ci tiene a sottolinearlo, "lavoratori e precoci".

I lavoratori hanno chiesto alla senatrice di non 'abbandonarli' e di presentare emendamenti utili almeno all'ampliamento della platea della quota 41, consci però delle ormai note risorse a disposizione per il 2017.

Dunque i lavoratori insieme alla senatrice hanno deciso di provare a presentare delle nuove proposte che potrebbero quanto meno essere prese in discussione e non andare incontro a bocciatura sicura. Tre le nuove proposte concordate: 1) Congelamento dell'aspettativa di vita attuale e/o rimodulazione quinquennale che dovrà attenersi ai dati ISTAT, 2) Congelamento delle risorse stanziate in Legge di Bilancio 2017 per il pacchetto pensioni, i 7 miliardi non dovranno essere destinati altrove qualora ci fosse un utilizzo parziale delle stesse 3)La possibilità di estendere la quota 41 anche a quanti assistono fratelli e sorelle disabili.

E' evidente che le richieste non copriranno la platea universale, la quota 41 per tutti, inizia ad essere chiaro a chi si interfaccia con gli esponenti politici, non sarà possibile per il 2017. Proprio per questa ragione, mentre gli emendamenti sono ancora al vaglio, i lavoratori precoci cercano di portare a casa 'il miglior risultato possibile'. Molti quelli insoddisfatti che hanno commentato sotto il post di Mauro D'Achille riassuntivo dell'incontro, per alcuni queste nuove richieste, che si allontanano definitivamente dalla desiderata quota 41 per tutti senza se e ma, rappresentano un sconfitta per il gruppo, un piegarsi 'ai poteri forti'. Per altri, invece, il dialogo ed il compromesso resta pur sempre la strada migliore per ottenere almeno qualcosa.

Opzione donna, le rassicurazioni di Nannicini e Morando

Prosegue anche la lunga lotta delle lavoratrici che ambiscono alla proroga dell'opzione donna e degli esodati, entrambe le categorie sono state rincuorate dalle ultime dichiarazioni del viceministro Morando che ha espresso la volontà politica di modificare la LdB2017 introducendo misure per estendere l'opzione donna e per risolvere il dramma degli esodati. Buone nuove anche per quante confidano nella proroga oltre il 2016, Nannicini, annuncia su Facebook Giulia Molinaro, amministratrice 'proroga opzione donna al 2018', " ha espresso telefonicamente il suo sostegno per la proroga". Non resta ora che attendere.