Le ultime novità al 16 novembre sulle pensioni precoci e sull'opzione donna vertono sugli ultimi emendamenti e sulla speranza che nulla sia ancora perduto sia per quanto concerne la quota 41 universale per i lavoratori precoci, quanto per la possibilità dell'estensione della proroga opzione donna oltre il 2016. Le attese sono ancora molte e sui relativi gruppi facebook ci si confronta, a partire dalle ultime dichiarazioni degli esponenti politici e dei sindacati, per comprendere la reale fattibilità delle due misure in LdB2017 o nel prossimo imminente futuro.

I dettagli e le novità al 17/11/2016.

Novità pensioni precoci, quota 41 potrà essere estesa a tutti?

Dopo gli emendamenti presentati in Commissione Lavoro alla Camera che puntano ad allargare unicamente la platea dei possibili beneficiari della quota 41 e dell'APE social, assegno pensionistico anticipato a costo zero, i precoci temono che il loro obiettivo di quota 41 per tutti stia divenendo sempre più lontano. Tra gli emendamenti sostenuti dal sindacato la necessità di allargare la platea dei mestieri considerati gravosi, al momento solo 11, ad altri 8 che potrebbero dunque estendere il beneficio della Q41 ad un numero maggiore di precoci. La diminuzione degli anni contributivi richiesti da 36 a 35, e l'abolizione del requisito dei 6 anni continuativi di lavoro nei mestieri considerati usuranti.

Nonostante l'approvazione della Cgil su tali emendamenti, resta l'amarezza espressa in una nota stampa, diffusa ieri, ove si specifica come l'obiettivo per i precoci sia ancora lontano e che "ancora tanta strada serve fare per affermare che i 41 anni sono sufficienti per il riconoscimento della pensione di anzianità". Buona dunque l'apertura del Governo nei confronti dei 'quarantunisti', ma ancora lontano l'obiettivo dei 41 anni per tutti, che si cercherà, di raggiungere con ulteriore pressing nei confronti del Governo, senza far calare l'attenzione su questa particolare categoria di lavoratori, tutti meritevoli allo stesso modo di poter accedere alla quiescenza, indipendentemente dal mestiere svolto.

In parte, sebbene i lavoratori ci credano poco alle promesse del Governo, questo è quanto emerge anche dalle ultime dichiarazioni degli esponenti che sostengono la maggioranza che precisano come le misure sulla quota 41 inserite in LdB2017 siano solo "un primo passo e poi si dovrebbe cercare di accontentare tutta la platea dei precoci".

Molti lavoratori hanno accolto la notizia come l'ennesima bufala per tenere buoni i precoci, che continuano a ribadire che non vi sia più tempo per attendere un'ulteriore step legislativo. Molti di loro a breve, nel giro di un anno, usciranno comunque dal mondo del lavoro grazie al raggiungimento dei contributi richiesti dall'attuale normativa Fornero, dunque le promesse sembrano l'ennesima presa in giro. Preoccupate allo stesso modo le lavoratrici che temono di non poter più usufruire dell'OD dal 2016.

Opzione donna, proroga oltre il 2016 ancora possibile?

L'emendamento con 'saracinesca ' proposto in Commissione Lavoro fa tremare le iscritte al gruppo facebook 'opzione donna proroga al 2018', che temono a loro non venga più data la possibilità di uscire anticipatamente, col metodo contributivo, dal mondo del lavoro attraverso l'opzione donna.

Damiano nella sua ultima nota stampa è stato infatti molto esplicito, ha rassicurato le donne dell'ultimo trimestre 57-58 facendo presente che è giunta la firma di Padoan sul monitoraggio e che si stanno attendendo i dati del contatore. Dati che dovrebbero portare, così come da emendamento approvato in Commissione Lavoro, a ricomprendere nella Legge di Bilancio 2017 le nate nell'ultimo trimestre 57-58, precedentemente escluse. Nella proposta di modifica, ha aggiunto però Damiano, “accettiamo la logica della saracinesca”: non si potrà cioè eccedere le risorse già stabilite pari a 2,5 miliardi. Cosa ne sarà delle nate dopo? Toccherà loro lavorare fino al raggiungimento dei requisiti imposti dalla Fornero?