"Nessun imbroglio sull'Opzione donna": a dirlo è il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano che, nell'ambito del confronto parlamentare sulla riforma Pensioni introdotta nella legge di Bilancio 2017 attualmente all'esame del Parlamento, chiede al Governo Renzi di proseguire, in proporzione ai risparmi dello scorso anno, il regime sperimentale per la pensione anticipata delle donne.
Proroga Opzione Donna, Damiano al Governo Reni: no imbrogli
"Le voci - ha scritto ieri sera in una nota stampa Cesare Damiano - parlano di notevoli risparmi ancora non quantificati e noi pensiamo - ha sottolineato il deputato di Sinistra è cambiamento - che vadano utilizzati per rifinanziare Opzione donna".
Il parlamentare della minoranza del Pd sottolinea ricorda che la commissione Lavoro di Montecitorio ha già approvato nei giorni scorsi un emendamento alla legge di Bilancio che va in questa direzione. L'emendamento pro Opzione donna prevede lo spostamento fino al 31 luglio 2016 della sperimentazione della formula per il prepensionamento delle donne. Una proposta di modifica che praticamente consente a tutte le donne lavoratrici che compiono 57 anni o 58 anni di poter fare la richiesta per accedere all'Opzione donna.
I dati del contatore non sono ancora stati resi noti dall'esecutivo
In vista della discussione generale della manovra economica e finanziaria, Damiano ricorda che nella passata legge di Stabilità furono stanziati 2,5miliardi di euro in considerazione di una platee di beneficiare composta da circa 36.000 lavoratrici.
Con la legge di Stabilità 2016 fu introdotto anche il contatore per il monitoraggio di OD. I dati del consuntivo, che il governo avrebbe dovuto rendere noti già entro settembre, sono ancora sconosciuti. "Essendo comunque evidente la volontà del legislatore - ha sottolineato il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio - non usare gli eventuali risparmi per rifinanziare opzione donna sarebbe - ha sottolineato Damiano - un imbroglio".