In sostituzione del “vecchio” bonus docenti per l’auto formazione accreditato lo scorso anno arriva finalmente lo strumento ufficiale attraverso cui utilizzare il bonus per l’autoformazione senza bisogno del contante: la carta del docente. Molti l’hanno speso in parte, alcuni del tutto, qualcuno non l’ha speso affatto per paura di sbagliare, considerando anche la confusione che ha visto portarsi dietro il lancio di un’iniziativa del tutto inedita. I primi indugi tuttavia sono ormai alle spalle e con i recenti chiarimenti forniti dal Miur relativamente a spese ammissibili e rendicontazione degli acquisti anche i più diffidenti potranno ora procedere allo sfruttamento del bonus: vediamo quindi di chiarire ancora una volta cosa si può acquistare e cosa no con il bonus di 500 euro della carta docente 2016/2017.

Bonus docenti, come funziona e a chi spetta

Prima di passare in rassegna gli acquisti consenti e quelli che invece non lo sono, rivediamo il funzionamento della carta del docente. Precisiamo anzitutto che ad averne diritto sono tutti i docenti in servizio (compresi quelli in periodo di formazione e prova, già assunti o da assumere con il piano straordinario previsto dalla 107/2015 e docenti di ruolo distaccati) con esclusione del personale ATA, dei docenti delle scuole paritarie e dei dirigenti scolastici. Per utilizzare la Carta del Docente è necessario ottenere l’identità digitale SPID attraverso la richiesta delle credenziali presso uno dei gestori accreditati (http://www.spid.gov.it/richiedi-spid) e, una volta avuto l’accesso, sarà possibile dall’applicazione stessa generare dei “buoni” da stampare e presentare agli esercenti per effettuare gli acquisti (o eventualmente online attraverso un codice) che dovranno essere farti entro e non oltre il 31 agosto 2017.

Riguardo alla cifra erogata l’anno scorso è importante notare che il MIUR ha precisato che chi avesse speso solo in parte o non speso affatto il bonus per l’anno scolastico 2015/2016, potrà comunque spenderlo entro la fine del nuovo anno scolastico in aggiunta a quello nuovo (ma dovrà comunque rendicontare le spese ad esso relativo secondo le vecchie modalità).

Carta Docenti: cosa si può acquistare e cosa no

Cosa si può acquistare con la carta docente? Veniamo al punto cruciale che lo scorso anno ha generato tanta confusione. Iniziamo col dire che l’acquisto di pubblicazioni e riviste è previsto anche qualora non sia strettamente attinente alla disciplina insegnata. Il bonus può essere speso anche per iscriversi a corsi di aggiornamento o di formazione (anche online e tutti comunque devono essere rigorosamente accreditati MIUR), per iscriversi a corsi di laurea, acquistare biglietti del teatro o del cinema, per l’ingresso a musei, mostre, spettacoli dal vivo ed eventi culturali.

Per quel che riguarda i l’informatica invece è consentito l’acquisto di computer e tablet ma anche di programmi e software destinati alle specifiche esigenze didattiche/formative del docente. Con il bonus da 500 euro non si possono acquistare invece smartphone e componenti elettronici come toner, pennette usb, videocamere e stampanti; escluso anche il canone dell’adsl e quello per la televisione (sia RAI che satellitare) e la quota associativa di associazioni sportive.