Una situazione che ormai si trascina da mesi ma che non cesserà di fare notizia e soprattutto di creare malumori se non si arriverà ad una soluzione che soddisfi i ricorrenti al concorso a dirigente scolastico del 2011. Dopo il tentativo fallito in commissione cultura con il PD che ha bocciato gli emendamenti presentati dai deputati del suo stesso partito, la battaglia probabilmente si sposterà in senato. La situazione ricordiamo riguarda i partecipanti al concorso che hanno un ricorso pendente contro il ministero dell'istruzione, "sanato" dalla legge 107 (buona Scuola) per quanto riguarda i ricorrenti del 2004 e del 2006, escludendo incredibilmente i ricorrenti del 2011, un'ingiustizia che ha sollevato molte polemiche e che ha dato vita a diverse battaglie.

La battaglia sugli emendamenti si potrebbe spostare al senato

La lotta dei ricorrenti al concorso a dirigente scolastico del 2011 quindi non si ferma e proseguirà molto probabilmente al senato in commissione cultura ed istruzione, gli emendamenti saranno gli stessi presentati giusto qualche settimana fa alla camera dei deputati e bocciati dalla maggioranza. Ovviamente i ricorrenti sperano in un esito diverso questa volta.

Sindacati assenti e referendum alle porte

In tutto questo ci sono due aspetti fondamentali che vanno evidenziati, il primo è il ruolo dei sindacati che hanno preferito non intestarsi la battaglia e portare avanti le istanze dei ricorrenti che chiedono solamente pari trattamento con i ricorrenti del 2004 e del 2006.

La seconda è sicuramente il voto del 4 Dicembre che riguarda il referendum sulla riforma costituzionale che sta monopolizzando il dibattito politico. Una posizione quella dei ricorrenti che potrebbe appunto essere indirizzata per il no dettata soprattutto dall'ingiustizia subita dalla legge 107 ( buona scuola) ed anche dall'esito negativo degli emendamenti presentati alla camera dai deputati PD e bocciati clamorosamente dalla stessa maggioranza creando non poco imbarazzo all'interno del partito del premier Matteo Renzi.