Novità sul rinnovo del contratto degli statali, in particolare del personale della Scuola, sono riportate nell'edizione odierna di Italia Oggi e riguardano le trattative che si stanno svolgendo sulla mobilità dei docenti e sulla chiamata diretta, istituita con la riforma della Buona scuola di Renzi. E' su questi due punti che sarà chiamata al confronto la nuova ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli. Nella giornata di ieri, 28 dicembre 2016, informa il quotidiano economico, una delegazione del ministero, con a capo Sabrina Bono, ha incontrato i sindacati per una nuova ipotesi di mobilità e di chiamata diretta dei docenti: si tratta di un possibile accordo che interesserebbe tra i cento ed i centocinquantamila docenti.
Rinnovo contratto scuola 2016: nuova mobilità docenti?
Anche quello sulla mobilità dei docenti della scuola è uno dei tasselli dell'intesa firmata dall'ex Governo Renzi, nella persona dell'attuale ministro della Pubblica amministrazione, Madia ed i sindacati di un mese fa. L'accordo, infatti, impegnava il governo a trovare nuovi sviluppi di trattativa sindacale, anziché normativa, in modo da arrivare alle modifiche della legge sulla Buona scuola tanto richieste proprio dagli insegnanti. I giornalisti di Italia Oggi hanno letto l'ipotesi di accordo del 28 dicembre ed hanno riportato i tre punti più importanti sulla mobilità della scuola. In primo luogo ci sarebbe la possibilità di svincolare la permanenza triennale sia nella provincia che nella scuola di prima assegnazione dell'insegnante neo-assunto.
Con questa ipotesi, che potrebbe essere contenuta nel decreto Milleproroghe di oggi, si permetterebbe ai docenti che sono andati ad insegnare in una provincia lontana di riavvicinarsi a casa senza dover attendere la chiusura del triennio.
Contratto statale scuola '16: ipotesi mobilità e chiamata diretta dei docenti
La seconda ipotesi di intesa per il rinnovo del contratto della scuola è quella riguardante le modalità in cui dovranno svolgersi le operazioni di movimento dei docenti, su scuola o su ambito.
Il Miur sarebbe favorevole a concedere a tutti gli insegnanti la possibilità di trasferimento indicando quindici preferenze, dodici su ambito come previsto dalla Buona scuola e le altre tre su scuola. Se il docente dovesse finire nell'ambito, l'assegnazione alla scuola avverrebbe direttamente per chiamata da parte del preside.
Da questa ipotesi rimarrebbero fuori solo i docenti che sono stati assunti nell'ultimo concorso nella scuola, la cui mobilità continuerebbe ad essere su ambito. Infine, il ministero dell'Istruzione sarebbe d'accordo a riaprire il discorso sulla chiamata diretta con un nuovo contratto da stipulare di conseguenza a quello riguardante la mobilità. Tuttavia, la posizione dei sindacati è contrastante e verte sulla possibilità che tutti i trasferimenti e per tutti gli insegnanti, compresi quelli dell'ultimo concorso, siano su scuola con relativa titolarità della sede e cancellazione degli ambiti previsti dalla legge 107.