Sono state annunciate dal ministero dell'Istruzione le priorità degli interventi per la Scuola per il 2017 in quello che costituisce l'atto di indirizzo politico del nuovo leader, Valeria Fedeli. Si tratta, pertanto, della definizione delle linee guida del mandato della Fedeli al dicastero di Viale Trastevere con qualche variazione rispetto al precedente ministro, Stefania Giannini. Nel documento non si fa riferimento, però, a stravolgimenti della riforma della Buona scuola di Renzi e della stessa Giannini: anzi, il primo punto riguarda proprio il completamento della riforma scolastica iniziato con il Governo precedente.
Scuola, ecco le linee guida per il 2017 annunciate dalla Fedeli
Pertanto, il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, ha previsto per la scuola i seguenti obiettivi da perseguire nell'anno 2017:
- completamento della riforma scolastica del precedente Governo;
- valorizzazione dei docenti, anche tramite il rinnovo del contratto statale;
- assicurare il diritto allo studio degli alunni bisognosi e meritevoli;
- assicurare il benessere degli studenti anche tramite la prevenzione delle situazioni di disagio giovanile, con particolare attenzione alla parità di genere.
In linea di massima, dalle parole del neo-ministro dell'Istruzione, Fedeli, si evince la volontà di operare dei cambiamenti rispetto alla linee tracciate dalla Buona scuola, senza però tornare indietro nel percorso tracciato.
Maggiori delucidazioni sull'atto di indirizzo saranno date dalla stessa Fedeli al Parlamento a gennaio: il Governo potrebbe decidere alcuni cambiamenti sulla mobilità dei docenti, sul meccanismo della chiamata diretta, ma anche sul bonus di merito. Per questi tre argomenti, scrive Italia Oggi, le variazioni dovrebbero arrivare tramite trattativa sindacale.
Riforma scuola 2017: ecco le novità su assunzioni, mobilità e contratto
Diverso sarà, invece, l'indirizzo della scuola per ciò che concerne il reclutamento dei docenti e la formazione iniziale, riguardante il secondo punto delle priorità annunciate dalla Fedeli. Si procederà tramite decreto. Più precisamente, il reclutamento dei docenti fa parte del decreto attuativo della legge sulla Buona scuola che è in scadenza a gennaio del 2017.
Infine, in ambito di diritto allo studio e di parità di genere, i modelli educativi e didattici saranno volti a favorire la buona convivenza tra gli studenti, anche combattendo fenomeni come bullismo e cyberbullismo.