La questione dei diplomati magistrale ante 2001/2002 esclusi dall'inserimento in Gae ha avuto un passaggio molto importante in Cassazione. Va detto subito che non è corretto dire che la competenza a giudicare sia solo del Tar. Per comprenderlo occorre analizzare quanto scritto nella pronuncia dei giudici. Il dispositivo della sentenza della Cassazione si può trovare in un file allegato ad un indirizzo che si ottiene digitando sul browser di ricerca la seguente stringa: scuolainforma.it/ portale/2016/12/16/ le-conseguenze-della-sentenza-della-cassazione-diplomati-magistrale.html; la parte in cui viene spiegato come si dirime la questione si trova al punto 4.3.

in cui si chiarisce quando deve intervenire la giustizia amministrativa. Vediamo da dove ripartire per mettere ordine nella comprensione della problematica.

Doppia competenza

La domanda fatta ai giudici riguardava la competenza a giudicare quando si chiede l'annullamento di un atto ministeriale. Già quattro anni fa c'era stato un analogo precedente con una pronuncia che assegna alla giustizia amministrativa la competenza a giudicare. Dunque ora è ufficiale che se si vuole chiedere l'annullamento di un decreto ministeriale, essendo un atto di natura amministrativa, bisogna andare al Tar Lazio. Ma questo non comporta automaticamente la decadenza di tutti i ricorsi pendenti al Tribunale del Lavoro.

In troppi hanno frainteso, organizzazioni sindacali in primis e docenti in secundis, affermando che detti ricorsi vengano rigettati. Quando non c'è un atto da contestare, come scritto al punto 4.3 della sentenza della Cassazione, il Giudice del lavoro può ancora giudicare.

Proseguire in Appello

Fermo restando che sono tanti i diplomati magistrale che hanno avuto un rigetto da parte del tribunale del lavoro, non va fatto l'errore di lasciar decadere il ricorso.

Si rischia infatti che gli usp possano usare a pretesto questo rigetto per escludere chi ha ottenuto l'inserimento con la riserva. Quindi appare necessario fare appello fino a quando non si otterrà il merito del Tar, come consigliano moltissimi avvocati, ipotizzando che la Corte d'Appello dichiari l'incompetenza. A quel punto, decadendo il ricorso al giudice del lavoro, resta il merito del Tar che confermerà l'inserimento a pieno titolo in Gae mettendo la parola fine al contenzioso.

Come muoversi

Dopo aver fatto il punto sull'approvazione del tipo di ricorso avviato per entrare definitivamente in Gae sarà dunque chiaro che è saggio proseguire nelle due strade per evitare sgradite sorprese. Al riguardo c'è una associazione di docenti che spiega a questo indirizzo come muoversi per tutelare le proprie posizioni; basta digitare la seguente stringa: azionescuola.org/ adesione-ai-ricorsi-davanti-al-tribunale-del-lavoro.