Su "Repubblica", in un articolo pubblicato il 15 dicembre a firma Corrado Zunino, si fa il punto della situazione sulle deleghe da approvare entro il 15 gennaio. Per capire da dove ripartire per rimettere in sesto il settore dell'istruzione, è necessario prima di tutto dire che, per evitare che le nove deleghe sulla 107 vadano nel dimenticatoio, servirà un decreto che ne prolunghi la validità. Secondo l'autore del pezzo, il governo potrebbe intervenire con il famoso decreto "Milleproroghe". Comunque vadano le cose, si presume che qualche delega possa saltare; vediamo di quali si tratta.
Il test Invalsi
Recentemente l'Anp ha criticato i docenti conservatori contrari alla 107 su diverse questioni. Una di queste riguarda il test Invalsi, sulla cui effettiva validità per poter certificare e valutare le competenze acquisite dagli studenti, sono sempre state mosse forti critiche. Nell'articolo di "Repubblica" viene scritto che - probabilmente anche prima del 15 gennaio - si deciderà di prendere in considerazione il test Invalsi solamente a fini statistici, divenendo al contempo requisito per accedere agli esami finali di terza media.
Il tirocinio sottopagato
Si tratta di una delle deleghe maggiormente contestate dalla base, perché non si accetta l'idea di lavorare con un contratto a salario ridotto.
Nella formulazione della delega viene spiegato che per i tre anni di tirocinio previsti per gli assunti con il nuovo reclutamento, la paga sia di 800 euro al mese, in luogo dello stipendio pieno che mediamente è di circa 1.400 euro. Leggendo il pezzo succitato, si evince chiaramente che questa delega dovrebbe essere fermata.
In dubbio restano anche la revisione dell'istruzione professionale, la riforma delle scuole all'estero e il riordino delle disposizioni generali afferenti al sistema nazionale nel suo complesso, leggasi fase transitoria. Si ammette, invece, la possibilità di completare il lavoro per quanto riguarda il sostegno. Per concludere, c'è grande attesa per due concorsi in attesa di essere banditi: entro la fine di gennaio dovrebbero partire quelli per i DSGA e per i nuovi presidi.