E' ormai una prassi risaputa che le aziende interessate ad assumere si rivolgano sempre più spesso al recruitment online quando hanno intenzione di inserire una nuova risorsa all'interno del proprio organico. La ricerca sul web del candidato e lo studio dei suoi profili social da parte dei responsabili del personale è ormai un atteggiamento diffuso all'interno del settore delle Risorse Umane.

Tra i siti dedicati al recruitment online spicca LinkedIn, la piattaforma più usata al momento da chi cerca e da chi offre Lavoro. Il sito conta più 400 milioni di professionisti e oltre 4 milioni di aziende tra gli iscritti e rappresenta, secondo Ale Agostini, autore del libro “Fai carriera con LinledIn”, il network ideale per avere successo e far emergere le proprie competenze.

Agostini, in un'intervista realizzata da Ambra Notari, ha affermato che: "Le risorse umane e i cacciatori di teste ormai da anni passano buona parte della loro giornata a cercare e valutare candidati su LinkedIn" dunque, afferma poi, "se sei in cerca di lavoro e vuoi farti notare è su LinkedIn che devi andare".

La decisione presa da chi si occupa della selezione per conto di una o più aziende passa sempre più spesso dal web. Spesso la scelta si basa infatti sulle informazioni che il selezionatore acquisisce dalla rete attraverso quella che viene definita la "reputazione online" del candidato. Un profilo LinkedIn valido, secondo Agostini, è un profilo che mette in pratica i 4 consigli stilati da lui stesso nel suo libro.

Prima di tutto, secondo l'autore, è importante "essere presenti", e questo vuol dire semplicemente avere un profilo LinkedIn che sia coerente, chiaro ed efficace. Se non ci si è ancora iscritti nel sito è necessario dunque farlo immediatamente, ma in modo coerente e accurato.

Il secondo passo è altrettanto semplice, poiché quello che conta è "essere connessi", e cioè dimostrare di essere attivi e presenti all'interno della piattaforma online.

Come? Per esempio indicando tutti gli studi fatti e aggiungendo presso la propria rete i compagni di studi, di università e/o master (anche se sono passati diversi anni). E non basta solo essere connessi però, bisogna dialogare ed essere attivi con i propri collegamenti: è questo il terzo consiglio che dà Agostini ai propri lettori.

Su LinkedIn, infatti, è possibile condividere post e feed di vario genere, e quello che conta è creare una serie di condivisioni che abbiano a che fare con il proprio lavoro e/o settore professionale. Questo suggerimento ci porta direttamente al quarto e ultimo punto, definito dall'autore con l'espressione "fare biz", cioè: condividere, commentare e seguire i post della propria rete di contatti. Rafforzare l'idea che si è molto attivi e coinvolti nei rapporti con i colleghi ma anche con i propri clienti e/o fornitori all'interno del proprio network.

Una volta perfezionata la propria reputazione online attraverso questi accorgimenti, Agostini fa anche una lista dei siti internet più affidabili per chi è alla ricerca di un lavoro. Tra questi l'italiano Face4Jobs, per esempio, ma anche Indeed.com; mentre un altro strumento utile secondo l'autore sono gli Alert di Google, che servono a ricevere notifiche ogni volta che il motore trova nuovi risultati relativi agli annunci di lavoro che più interessano. Fatto tutto questo e mettendo in pratica i consigli e gli accorgimenti sopra citati, si è pronti a farsi strada nel mondo del lavoro.