Le ultimissime novità sulle pensioni anticipate 2017 ed in particolare sui precoci giungono dalle ultime dichiarazioni del segretario generale della Confael, Confederazione autonoma lavoratori europei, che chiede al nuovo esecutivo un confronto rapido sulla riforma Pensioni. Domenico Marrella, aprendo il congresso nazionale Confael a Fiuggi, ha voluto sottolineare come l'attuarle riforma Fornero, ancora vigente, abbia creato disagi a più generazioni. Agli anziani, bloccati al lavoro ed ai giovani a casa disoccupati. Lo stesso ragionamento che da tempo sposano i lavoratori precoci che ambivano, appunto, alla Quota 41 nella LdB2017 per uscire dal mercato del lavoro e lasciare così spazio alle nuove generazioni.
In dettaglio il programma Gentiloni e le novità al 20 dicembre 2016.
Novità pensioni anticipate 2017 e precoci: incontro con sindacati nella fase 2 del programma Gentiloni?
Secondo quanto riportato da Askanews, Marella ha domandato al nuovo premier Gentiloni che venga aperto quanto prima un “tavolo di confronto su tematiche previdenziali come ricongiunzione pensioni, l’Ape volontaria, il turnover, lo sblocco della perequazione automatica delle pensioni”. Insomma la tematica previdenziale, nonostante l'approvazione alla Camera ed al Senato delle misure pensionistiche inserite in Legge di Bilancio 2017, continua a 'tenere banco' e a far discutere lavoratori e cariche istituzionali. Il nuovo esecutivo avrebbe fondamentalmente due compiti da completare, da un lato Gentiloni stesso ha fatto presente che uno degli obiettivi primari dell'esecutivo sarà quello di completare il quadro di riforme iniziato nel precedente Governo.
Dunque entro marzo 2017 dovrebbero essere varati 6 decreti attuativi che trasformeranno in Legge le misure per ora approvate sulla carta, tra cui la quota 41. Vi dovrebbe poi essere, nel calendario Gentiloni, anche una seconda fase in cui il premier dovrebbe riaprire il tavolo di confronto con i sindacati e le parti sociali per migliorare ulteriormente la riforma delle pensioni.
Il programma del Governo Gentiloni dovrebbe, infatti, tener conto della fase 2 della riforma pensioni concordata con i sindacati dal Governo Renzi e sottoscritto con l’accordo quadro del 28 settembre scorso.
Pensioni precoci, novità oggi su quota 41: Quanto fatto non è sufficiente
Questa seconda fase avrà un ruolo fondamentale su quello che diverrà il sistema previdenziale italiano dal 2017, anticipano i sindacati, in quanto si tratterà non solo delle uscite anticipate, ma anche dei fondi pensioni e del delicato tema del sistema di calcolo contributivo.
In attesa che qualcosa muti anche per la quota 41, i lavoratori precoci hanno deciso di scrivere direttamente a Gentiloni, facendo presente le loro rimostranze. Tra questi Andrea detto il Toscano, noto come 'penna pungente' tra i precoci, che ha voluto sottolineare al nuovo premier come il Governo precedente abbia fatto qualcosa per questa categoria di lavoratori, ma davvero troppo poco. L’uscita con 41 anni di contributi, ad esempio, richiesta da tutti, specifica il precoce, è stata concessa ad "una manciata di persone che non arriveranno sicuramente a più di 1000/2000 unità. Con questa mancia il Governo precedente sperava di farci tacere con la scusa che avevano fatto il possibile" . Poi prosegue indignato " Lavoriamo da oltre 40 anni e non ne possiamo più".
Questi nuovi incontri con i sindacati e Gentiloni, che ancora non sappiamo quando saranno calendarizzati, con buona probabilità dopo la firma dei decreti attuativi, potrebbero aprire nuovi spiragli per un' ampliamento di platea della quota 41? Non resta che attendere.