Nonostante le novità introdotte con la prima parte di riforma Pensioni nella legge di Bilancio 2017 approvata nei giorni scorsi in fretta e in furia al Senato, prosegue senza sosta il dibattito sulla questione previdenziale con l'obiettivo, perseguito in questi anni invano da più parti, di rottamare una volta per tutte, o comunque modificare radicalmente, la legge Fornero che nel 2011 innalzò in maniera drastica l'età pensionabile chiudendo nello stesso tempo le porte del mercato del lavoro ai giovani oggi più che mai stretti nella morsa della disoccupazione giovanile.

In particolare si punta all'introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso alla pensione anticipata senza eccessive penalizzazioni.

Pensioni, la Confael sollecita un tavolo di confronto al Governo Gentiloni

"Chiediamo confronto per superare rigidità della legge Fornero", ha detto oggi Domenico Marrella, segretario generale nazionale Confael, aprendo a Fiuggi i lavori del convegno promosso dalla confederazione sindacale costituita nel 2011 e oggi presente in novanta province d'Italia. La riforma pensioni del Governo Monti "ha provocato gravi penalizzazioni - ha sottolineato Marrella - per generazioni di lavoratori". E' insufficiente per far fronte alla situazione attuale e alle aspettative alimentate in questi anni dal Governo Renzi, secondo la Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori, la riforma pensioni inserita nella legge di Bilancio 2017.

Domenico Marrella: l'obiettivo è rendere meno rigida la legge Fornero

Diverse le questioni aperte sul fronte pensionistico per le quali la Confael auspica un confronto con il Governo Gentiloni. "Sollecito un tavolo di confronto su tematiche previdenziali - ha spiegato oggi Domenico Marrella secondo quanto riporta l'agenzia di stampa askanews - come ricongiunzione pensioni, l'Ape volontaria, il turnover, lo sblocco della perequazione automatica delle pensioni".

Questi i temi relativi alla riforma pensioni sui quali la Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori auspica un confronto con il nuovo esecutivo mentre c'è chi continua a battersi per la proroga di Opzione donna e la Quota 41 senza penalizzazioni per i lavoratori precoci.