Superare la Buona Scuola Renzi, obiettivo numero uno per il futuro della scuola pubblica italiana. Il personale scolastico è unanime nel ritenere fondamentale ricostruire il sistema scolastico nazionale dopo la devastazione provocata dalla legge 107.

Ne ha parlato l'Avvocato Marco Barone sul sito specializzato Orizzonte Scuola, individuando i punti fondamentali che il prossimo governo non potrà ignorare per dare nuovo slancio alla scuola pubblica italiana.

Ultime news scuola, venerdì 9 dicembre: dopo la Buona Scuola, bisogna ripartire da qui

Si parte dall'assunzione a tempo indeterminato per i precari storici ancora inseriti nelle GaE oltre al personale Ata passando per l'abolizione dei contestatissimi ambiti territoriali, oltre, naturalmente, al rinnovo del contratto con un aumento di stipendio che possa essere finalmente considerato dignitoso.

Si parla anche di realizzazione della proposta referendaria per l'abrogazione dei punti critici della legge 107, iniziativa fallita per mancanza di firme sufficienti (almeno così è parso...). Abrogazione dell'Invalsi e delle prove Invalsi oltre ad un maggior riconoscimento dei poteri decisionali affidati al Collegio docenti.

Assunzioni, aumenti stipendio, classi pollaio, formazione docenti e altre necessità

Un altro punto particolarmente importante sarà quello riguardante la limitazione dei poteri e delle funzioni dei dirigenti scolastici; d'altra parte, si dovrà pensare anche e soprattutto all'eliminazione del fenomeno relativo alla cosiddetta 'reggenza scolastica', tornando ad un preside per ciascuna scuola.

Inoltre, niente più 'classi pollaio', con una media di 15 studenti per ogni classe. Revisione della questione legata alla formazione dei docenti che, pur riconoscendone l'obbligatorietà, dovrà consentire a ciascun insegnante di decidere come formarsi e su cosa.Si dovrà pensare, inoltre, ad un piano straordinario di sicurezza per le scuole, oltre al ritorno al Piano di Offerta Formativa annuale e non più triennale.

Stop alla diffusione del registro elettronico con ritorno a quello cartaceo oltre alla revisione del sistema relativo alle sanzioni disciplinari con obiettivo principale quello di limitare i poteri sanzionatori del dirigente scolastico.