In seguito a numerose denunce sono state avviate delle istruttorie contro Trenitalia e NTV per scorrettezze contro i viaggiatori. Trenitalia e Nuovo Trasporto Viaggiatori sono finite nel mirino dell’Antitrust in seguito a numerose denunce da parte di associazioni di consumatori e singoli viaggiatori. Alcune denunce sono state trasmesse da parte dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, che ha rilevato alcune pratiche scorrette da parte delle due aziende. Per tutelare i consumatori sono stati avviati due singoli procedimenti per pratiche commerciali scorrette.

Trenitalia mostra solo i treni costosi

L’istruttoria avviata contro Trenitalia da parte dell’Antitrust riguarda il funzionamento delle biglietterie automatiche presenti nelle stazioni e l’applicazione da installare nei telefoni per acquistare i biglietti. Quando l’utente cerca la possibile soluzione di viaggio per acquistare il biglietto, i risultati sono incompleti e non vengono segnalati molti treni regionali a beneficio di quelli più costosi. Il sistema cercherebbe di pilotare i clienti verso l’acquisto di treni costosi e veloci, omettendo dai risultati i più economici regionali. Fino a non molto tempo fa questo accadeva anche nel sito Internet ufficiale, nel quale erano segnalate di default solamente le Frecce e bisognava fare una modifica manuale per ottenere i risultati di tutti i treni.

Il call center di NTV dirotta gli utenti verso un servizio a pagamento

Contro Nuovo Trasporto Viaggiatori sono stati avviati due procedimenti per quel che riguarda il servizio di assistenza telefonica. Oltre ai tempi di attesa estremamente lunghi, per poter ottenere informazioni adeguate il cliente è costretto a rivolgersi ad una numerazione telefonica con un prezzo molto più elevato.

Il costo della telefonata già in partenza è suscettibile di cambiamenti non prevedibili, ogni volta che si ritelefona bisogna pagare di più e, guarda caso, la linea cade in continuazione. L’altro procedimento riguarda il prezzo dell’acquisto del biglietto per telefono, che viene caricato di un sovrapprezzo inspiegabile al momento della transazione.