La formazione neo assunti e per coloro che hanno cambiato ruolo nell’anno scolastico 2016/17, è entrata nel vivo con lo svolgimento delle prime attività previste sulla piattaforma e i primi incontri di accoglienza presso le scuole polo (le quali ricordiamo cureranno la formazione in presenza ovvero i laboratori formativi). La maggior parte della formazione si svolgerà online sulla piattaforma Indire, ambiente progettato per rispondere a due obiettivi, in primo luogo di mettere a disposizione del docente uno spazio per la riflessione e la documentazione delle attività formative e della pratica professionale in classe (il Portfolio); in secondo luogo per conoscere l’opinione dei docenti in relazione all’intero percorso formativo proposto.

Vediamo nel dettaglio cos'è il portfolio

Cos'è e a cosa serve il portfolio professionale

Tutte le attività svolte da docenti su Indire andrà a costituire il portfolio professionale, che al termine delle attività sarà esportato in formato pdf e raccolto in un Dossier Finale da presentare al comitato di valutazione per la discussione. Un documento conclusivo che risulterà di particolare importanza sarà il bilancio delle competenze finali, il quale consentirà al docente di riflettere su quanto esperito a Scuola durante l’anno di prova, compresi i momenti di formazione in presenza. Il Portfolio, dunque, si identifica con l’insieme degli strumenti messi a disposizione da Indire per supportare il docente nella riflessione e nell’analisi della sua attività professionale.

Come si compone il portfolio? I documenti che compongono il portfolio sono 5:

  • Il Bilancio iniziale delle competenze è una classificazione dell’insieme delle competenze possedute prima dell'anno di prova e formazione;
  • Il Curriculum formativo consente al docente di ripercorrere le esperienze professionali e/o educative che hanno contribuito a definire il suo essere docente;
  • la documentazione delle due attività didattiche: per maggiori info sull'attività del Peer to Peer vi rimandiamo alla precedente news;
  • il Bilancio finale delle competenze, il cui scopo è quello di richiamare i bisogni indicati nel Bilancio iniziale e consentire un’autovalutazione del periodo di formazione;
  • i Bisogni formativi futuri in cui si dovranno indicare i bisogni formativi per il triennio 2016-2019.

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