"Secondo alcune indiscrezioni giornalistiche, al fine di reperire risorse per la manovra aggiuntiva richiesta da Bruxelles, il Governo si appresterebbe a toccare il pacchetto Pensioni varato nella scorsa Legge di Bilancio", sono le recenti dichiarazioni del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano che continua a premere l'esecutivo affinché smentisca le voci circolate in questi giorni riguardanti la possibilità di un ritocco della manovra pensionistica da parte del Governo.

Il Governo ritoccherà la manovra pensionistica?

Si tratta tuttavia solo di indiscrezioni che potrebbero scatenare nuovi dibattiti in campo previdenziale.

Di certo, l'ex ministro del Lavoro Damiano sarebbe pronto ad opporsi. Lo stesso Damiano, infatti, avrebbe ricordato che le misure introdotte nella nuova Legge di Stabilità entrata in vigore lo scorso primo gennaio, sono frutto di accordi con le parti sociali e, pertanto, modificarle sarebbe inaccettabile. "Fare un passo indietro ritardando l'applicazione delle regole o, addirittura, cambiando la normativa sulla quattordicesima dei pensionati, sarebbe assurdo e inaccettabile", ha spiegato cesare damiano in una nota.

Modifiche su Ape e Quota 41

Ci sono numerose modifiche che andrebbero fatte al fine di estendere l'Ape e la Quota 41 ad un numero maggiore di beneficiari visto che la Legge di Bilancio ha escluso la maggioranza di lavoratori che tuttora sono alle prese con le rigide norme dettate dalla Fornero.

Modifiche che sicuramente verranno messe in discussione quest'anno a margine di diversi confronti con le forze politiche e sociali. Mentre Il premier Gentiloni è a lavoro sui decreti attuativi, infatti, vengono avanzate le prime proposte sulla previdenza: dall'estensione dell'Ape al cumulo gratuito per il regime sperimentale donna e alla Quota 41 per i lavoratori precoci.

Interventi che verranno sicuramente discussi con la Fase 2 del confronto che il Governo dovrà apprestarsi ad avviare viste le continue richieste da parte dei sindacati. Intanto, il sottosegretario del Welfare Massimo Cassano avrebbe chiesto la revisione della speranza di vita per i lavoratori gravosi attraverso un'interrogazione parlamentare presentata nei giorni scorsi in Commissione Lavoro alla Camera.