Ancora malcontenti e rancori fra le misure inserite nella nuova Legge di Stabilità che non è stata una manovra ben accettata dalla maggioranza della popolazione. Se da una parte consentirebbe l'accesso alla pensione anticipata attraverso vari metodi studiati approfonditamente dai membri del Governo, infatti, dall'altra escluderebbe diverse categorie di lavoratori che, per via della parzialità della norma non potranno accedere al pensionamento.

I precoci contro la Legge Fornero

Proprio nel bel mezzo dei lavori sui decreti attuativi su cui si sta concentrando il Governo Gentiloni, la delegazione dei lavoratori precoci avrebbe armato nuove proteste.

Polemiche scaturite da un post molto aspro apparso sui social network: "Comprendiamo che quest'ultimi lavoratori lavoreranno parecchio, ma si tratta di lavoratori che hanno iniziato a lavorare quando il sistema socioeconomico in Italia era all'apice e riteniamo che sia giusto che paghino di più". Un commento che non ha fatto molto piacere alla delegazione dei lavoratori precoci che prontamente avrebbero risposto accusando la Riforma Fornero di essere una legge infondata: "La stabilità del sistema pensionistico italiano con le vecchie regole non potrebbe reggere", ha spiegato la delegazione ricordando la necessità di estendere la misura di Quota 41 su un più ampio raggio di lavoratori al fine di garantire il pensionamento alla maggioranza di lavoratori rimasti ancora una volta eslcusa dalla Legge di Bilancio entrata in vigore lo scorso gennaio.

Si attende il confronto con i sindacati

Intanto, si attende il confronto fra il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e le rappresentanze sindacali: Cgil, Cisl e Uil, saranno presenti all'incontro "Emergenza lavoro", per discutere sui temi rimasti ancora aperti. Proroga degli ammortizzatori sociali, voucher, inclusione attiva e statuto del lavoro autonomo; saranno questi i punti cardine su cui si concentreranno le parti sociali ma non è escluso che potranno essere riaperte delle parentesi su Quota 41 e opzione donna.